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Fiction TV. Torna : “Squadra antimafia- Palermo oggi”

(mi-lorenteggio.com) Milano, 20 maggio 2010 – Torna a grande richiesta la fiction televisiva di “Squadra antimafia”, che ancora una volta si conquista buoni indici d’ascolto. Una scommessa mediatica che riprende vita, in prima serata, su Canale Cinque.
La visione ricostruita di una Sicilia corrotta, viene raccontata attraverso linguaggi in codice riferiti alla mafia più tradizionale (come ad esempio nel film del “Padrino”), riadattate tuttavia ad una realtà tecnologica (nelle riprese audio-video) che incide notevolmente sulla qualità del prodotto.
Una trama dove intrecci polizieschi, raduni mafiosi, sparatorie e omicidi si amalgamano in una corsa sfrenata contro il tempo, una continua lotta tra bene e male.
La centralità di personaggi femminili, fa si che agli estremi di questa battaglia vi siano proprio due donne: il vice questore Claudia Mares (interpretato da Simona Cavallari) e la misteriosa Rosy (interpretato da Giulia Michelini).
Una scelta registica che ancora una volta delinea i tratti di una Sicilia modernizzata e libera da vecchi tradizionalismi.
La città di Palermo, da sempre capoluogo delle più grandi organizzazioni mafiose degli anni 80-90, fa da sfondo al ritorno delle vecchie famiglie che vogliono rimpossessarsi dei loro traffici, ristabilendo un nuovo dominio sul territorio.
Tra le curiosità che hanno condito le anticipazioni sulla seconda stagione della fiction televisiva, non poteva passare inosservata la scelta registica di volere sul set la figura di Fabrizio Corona, nel ruolo di un boss molto pericoloso.
Una decisione derivante forse da un investimento mediatico, o forse perché i suoi problemi con la legge lo rendono perfettamente calzante con il personaggio che interpreta.
Concludiamo quindi con un’intervista del regista Pier Belloni che dice: “Con la città di Palermo c’è stato un impatto emotivamente forte. E’ piena di contrasti che alla fine rivelano una forte coerenza. La gente è partecipe e tiene vivo uno spirito che altrove si è perso. Qui qualunque cosa riprendi entra a far parte della storia. Non ci sono note stonate. Quello che raccontiamo si sposa con questa città. E’ una saga in cui si intrecciano passato e futuro della mafia. Tornano dopo gli anni americani e si scontrano con nuove strategie di potere che non avevano previsto”.

Caterina Licata

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