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Rivoluzione a Trezzano. In Consiglio arriva il “question time”, botta e risposta per i cittadini

(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Navigliom 19 giugno 2010 – Basta con sedute fiume su interpellanze e interrogazioni. Basta con lunghe attese per ottenere una risposta ai quesiti che i consiglieri comunali, raccogliendo le sollecitazioni dei cittadini, rivolgono all’esecutivo.
Ieri sera è stata inaugurata una stagione nuova per il Consiglio comunale di Trezzano sul Naviglio. Il sindaco Giorgio Tomasino e il presidente Marco Di Stasio hanno deciso di avviare sperimentalmente il question time. Uno dei rari casi in Italia per Comuni come Trezzano, che conta meno di ventimila abitanti.

“In questo modo, non solo viene garantita trasparenza al dibattito consiliare – sottolinea il sindaco, Giorgio Tomasino – consentendo ai cittadini di ascoltare in un orario accettabile, tra le 20.30 e le 21.15, le risposte degli assessori ai problemi posti attraverso le interrogazioni dei consiglieri, ma si velocizzano anche i tempi. Nella speranza che le sedute di Consiglio finiscano a orari meno notturni”.
Un progetto, concordato all’interno della conferenza dei capigruppo, che dovrà essere perfezionato con un apposito regolamento.

“Prima le interrogazioni e le interpellanze – spiega il presidente del Consiglio Marco Di Stasio – venivano illustrare in apertura di ogni seduta e l’inizio della discussione sui punti all’ordine del giorno avveniva sempre dopo un paio d’ore. Per questo abbiamo concordato con i capigruppo – prosegue il presidente – di sperimentare fin da subito il modello del question time, durante il quale ciascun consigliere illustra la sua interrogazione e il sindaco o l’assessore dà una risposta immediata. Basta che i quesiti siano formulati per iscritto e presentati all’ufficio protocollo del Comune almeno quattro giorni prima della seduta consiliare. Riteniamo così – conclude Di Stasio – di favorire un momento di confronto costruttivo utile sia ai consiglieri sia ai cittadini che assistono in sala ai lavori del massimo organo istituzionale di un Comune”.

Altra particolarità: il question time non prevede obbligatoriamente la presenza della maggioranza dei consiglieri, fondamentale invece per la validità di una seduta.

“Riteniamo – prosegue il sindaco Tomasino – che venga così garantito ai cittadini il diritto di tribuna, garantendo il botta e risposta ed evitando che le questioni poste siamo superate dal tempo, come avveniva prima. Siamo, infatti, convinti che conoscere rapidamente le ragioni di alcune scelte permetta ai cittadini di comprenderle meglio e impedisca che il chiacchiericcio provochi la distorsione delle decisioni assunte dalla Giunta comunale”.

V.A.

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