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Cesano. Il degrado del Q.re Tessera: spettro di una cittadina

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 26 gennaio 2012 – Molti negozi del quartiere Tessera a Cesano Boscone stanno chiudendo i battenti.
Entro nella latteria e chiedo alla titolare: cosa sta succedendo ai negozi del quartiere?
Stiamo chiudendo tutti; ormai sono rimasti aperti solo 8 esercizi commerciali. Le battaglie tra i grandi centri commerciali presenti lungo la nuova vigevanese portano alla scomparsa di noi piccoli commercianti.

 

Cosa chiedete al Comune?
Il Comune di per sé non può fare molto perché il plesso entro cui noi negozianti ci troviamo è dell’Aler; tuttavia il comune dovrebbe far capire all’Aler che i negozi sono importanti perché offrono un servizio ai cittadini e dovrebbero dunque essere tenuti con un minimo di decenza, l’amministrazione dovrebbe provare a fare da interlocutrice presso l’Aler, svolgendo un ruolo di mediatore.
Una cosa però il comune può fare: far rivivere il quartiere, non fermare le iniziative nel centro storico e dintorni ma provare ad arrivare anche al quartiere Tessera. Fino a qualche anno fa questa era una zona viva, curata, ora pare la terra di nessuno. Le spese noi le abbiamo, ma i servizi sono pochi.
Provo chiedere anche al gestore di un bar: cosa c’è che non funziona?
Il quartiere è in completo degrado e nessuno si degna di fare in modo che la cosa cambi anche solo dal punto di vista del ristrutturazione del nostro plesso. Si sta letteralmente “cadendo a pezzi”; abbiamo fatto diversi esposti ma nessuno viene a sistemare. [mi mostra un muro dietro al bar davvero malconcio]. Le radici degli alberi stanno dissestando tutto il marciapiede. Noi stiamo invitando il comune a prendere contatti con l’Aler per cercare di sistemare la situazione, ma la loro risposta è sempre “stiamo mediando”.
Più in là un negozio di elettronica: può descrivermi la situazione ,chiedo al titolare?
Il Comune ci ha dimenticati: non c’è illuminazione, il marciapiede è tutto dissestato, sono anche cadute numerose persone anziane.
Sul nostro tetto c’è eternit e ci sono anche delle infiltrazioni di acqua [me ne mostra una nel suo negozio], è chiaramente una situazione pericolosa. Ci sono state diverse segnalazioni, ma nessuno si muove, al massimo ci mettono delle toppe.
Nel quartiere poi non c’è nessuna attrattiva; cosa c’è per attirare la gente oltre alla parrocchia di Sant’ Ireneo?
Il sabato pomeriggio si sta chiusi perché qui al Tessera non gira nessuno. Non tutti riescono a tirare avanti e infatti molti esercizi commerciali stanno chiudendo.
Vedendo la salumeria aperta, ne approfitto per parlare con il salumiere: che succede qui?
Siamo in una situazione di disordine, disagio e degrado, la zona non è curata ed è lasciata a se stessa. C’è pochissimo lavoro, i grandi centri commerciali ci stanno strozzando, anche la panetteria che sembrava andasse bene ha chiuso. Gli affitti comunque sono onerosi: ho 35mq di negozio e pago 600 € circa d’affitto. Il quartiere poi sta invecchiando, la gente il sabato o la domenica gira per i centri commerciali mentre qui, nel quartiere, non c’è niente e non passa più nessuno. Pensi che anche io dopo 40 e più di attività tra un po’ forse dovrò chiudere.

I commercianti non possono certo chiedere al comune di risollevare i loro affari ma possono chiedere di interrompere l’agonia di un quartiere ora desolato, che abbisogna di essere rivalutato e rivitalizzato.

Andreas Massacra

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