Beatrice Venezi svolge la propria attività di direttore d’orchestra sia in Italia che all’estero collaborando con orchestre nazionali ed internazionali ed è specializzata nel repertorio contemporaneo eseguendo prime assolute di compositori italiani, sia in qualità di pianista che di direttore d’orchestra.
“E’ la prima volta che ospitiamo questa formazione, che avrà anche l’opportunità di suonare nell’ambito delle iniziative culturali dell’imminente esposizione universale Expo 2015”, dice il presidente di Totem Antonella Piras. “Ci riempie di soddisfazione riuscire a creare occasioni in cui tanti giovani che lavorano con impegno per coltivare il loro talento possano esprimersi e, magari, costruire un percorso che diventi anche la loro professione. L’Italia dovrebbe imparare a valorizzare meglio e di più l’arte e la cultura che sa esprimere e di cui spesso è poco consapevole”.
La direzione musicale Totem ha scelto per questa serata musiche di Richard Strauss e Bela Bartok, autori “classici” del Novecento. Del compositore tedesco vengono eseguiti il sestetto da Capriccio, che è l’ultima opera scritta dal musicista, su cui lavorò a lungo negli ultimi anni, e le Metamorfosi, studio per 23 archi solisti scritto da Strauss nel 1945 sull’impeto dell’emozione provocata dalla vista della Staatsoper di Vienna ridotta dalle bombe alleate ad un cumulo di macerie. Nella responsabilità di questa perdita irreparabile, Strauss accomuna vincitori e vinti: “E’ possibile considerare finito il periodo più orrendo dell’umanità, un dominio della bestialità, dell’ignoranza e dell’odio verso la cultura, monumenti e opere d’arte sono stati distrutti da una soldataglia delinquenziale”. Il pezzo è uno dei capolavori più alti, desolati e anche enigmatici che mai siano stati concepiti in musica.
Di Bartok, autore ungherese fortemente originale la cui modernità venne compresa solo nella seconda metà del Novecento, viene proposta la Musica per archi, percussione e celesta, composta nel 1936 su commissione dell’Orchestra da camera di Basilea. Questa musica fu ripresa dal regista Stanley Kubrick in alcune delle scene salienti del film cult “Shining” proprio per la capacità di evocare un senso di sospensione, smarrimento e estraniazione.
Mercoledì 25 marzo alle 21 alla Villa Naj Oleari di Magenta (via Novara 2) serata di preparazione all’ascolto, relatore Beatrice Venezi.
Redazione