(mi-lorenteggio.com) Roma, 27 marzo 2015 -Per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il primo novembre 2007, la Corte di Cassazione ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox per non aver commesso il fatto. I due erano stati condannati in appello a 25 anni di reclusione il primo e a 28 anni e sei mesi la seconda. Amanda è stata condannata a tre anni per calunnia, pena già scontata.
Così anche il legale Knox: "AAmanda è felice, chiederemo il risarcimento per ingiusta detenzione", ha detto l’avvocato Carlo Della Vedova che ha appena parlato al telefono con la Knox, comunicandole l’assoluzione dal reato di omicidio. "Amanda è stata condannata a tre anni per calunnia, ma ha sofferto una carcerazione preventiva superiore alla pena inflittale", ha aggiunto.
"Tutti i giudici hanno fatto il loro dovere" – "Nessuno deve pagare. Hanno fatto completamente il loro dovere. E’ stato uno scontro duro ma leale". Così uno dei difensori di Amanda Knox, l’avvocato Luciano Ghirga, rispondendo alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano se qualche giudice debba ora pagare dopo l’assoluzione dei due giovani.
Legale Sollecito, "Raffaele riprende la sua vita" – "E’ stata una battaglia durissima, era pacifico che Sollecito è innocente, e questa Cassazione ha avuto il coraggio di affermarlo. Ora Raffaele torna a riprendersi la sua vita": così Giulia Bongiorno, legale di Raffaele Sollecito, ha commentato l’assoluzione del giovane dall’accusa di aver ucciso Meredith Kercher.
Legale Meredith: "Verità difficile da digerire" – "E’ una verità difficile da digerire per la famiglia, per noi che l’abbiamo difesa e per i giudici che hanno emesso i verdetti di condanna", ha detto l’avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia Kercher.
Procuratore generale di Perugia: "Sono curioso di leggere la sentenza", ha dichiarato il sostituto procuratore generale di Perugia Giancarlo Costagliola. "Prendo atto della decisioneù e ho il massimo rispetto per le decisioni della Corte". Costagliola aveva rappresentato l’accusa in appello insieme a Giuliano Mignini e Manuela Comodi.
Redazione