In questo di battito si è inserita la recente sentenza della Corte Europea di Strasburgo, la quale ha sanzionato l’Italia per non avere ancora previsto il riconoscimento di tali relazioni atipiche. Premesso che tale sentenza non ha un valore giuridico obbligatorio – ma è solo una sorta di “esortazione morale” che lo stato a cui è rivolta, in questo caso l’Italia, può respingere al mittente o comunque non seguire – è necessario ribadire la contrarietà a qualsiasi forma di riconoscimento legale di queste relazioni atipiche e, ad esempio, al conseguente diritto di reversibilità della pensione che causerebbe un oneroso costo a carico delle finanze pubbliche sottraendo consistenti risorse meritevoli invece di più significativi e necessari utilizzi.
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Su questo tema il CDU ha la chiara e decisa posizione di netta contrarietà all’introduzione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, all’eventuale reversibilità della pensione e a maggior ragione alla possibilità di adottare minori. Tale posizione è stata ribadita dal segretario generale On. Mario Tassone nella sua recente visita milanese, durante la quale ha anche raccontato alcuni ricordi personali delle battaglie referendarie contro il divorzio e contro l’aborto. Battaglie purtroppo perse forse perché impostate in modo troppo ideologico e con poche soluzioni concrete alternative a quelle proposte dal fronte radicale e di sinistra.
La parentesi all’ombra della madonnina di Milano è stata anche l’occasione per l’On. Mario Tassone di ribadire l’importanza delle elezioni comunali milanesi previste nella primavera 2016, e quindi della necessità per il CDU di esservi presente in aggregazione alle altre forze della stessa area culturale con modalità da definirsi dopo la pausa estiva.
Redazione