SPECIFICI MONITORAGGI – Le Regioni interessate dovranno attivare, contemporaneamente, specifici monitoraggi ambientali per garantire la salvaguardia della fauna ittica ed adottare ogni misura per non compromettere la qualita’ dei corpi idrici interessati. Tutto cio’ senza penalizzare il sistema turistico dei grandi laghi. E’ questo l’esito del confronto avvenuto oggi tra Governo e rappresentanti delle Regioni Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Provincia di Trento per affrontare il tema della siccita’ che in questi ore sta riguardando tutto il Nord Italia.
VICINI AI MINIMI ASSOLUTI – "La siccita’ – afferma Viviana Beccalossi, assessore regionale lombardo al Territorio, con delega anche al Sistema della bonifica ed irrigazione agricola, che oggi ha preso parte alla riunione – non riguarda solo il Fiume Po, ma tutto il bacino padano, che comprende anche innumerevoli affluenti grandi e piccoli, e il sistema dei grandi laghi, condiviso tra Lombardia, Veneto e Trentino. Tutto questo sistema sta soffrendo per il prolungarsi di una siccita’ realmente eccezionale, testimoniata dalla risalita dell’acqua salata che, dal mare, penetra per molti chilometri nel delta del Po e dal drastico abbassamento del livello di laghi e fiumi, ormai vicini ai minimi assoluti".
SERVONO FONDI COMUNITARI – "Auspico – conclude Viviana Beccalossi – che questo genere di ricorrenti emergenze venga finalmente superato, mettendo da subito a disposizione i fondi comunitari del Piano Irriguo Nazionale, di competenza del ministro all’Agricoltura, sul quale da molto tempo stiamo lavorando. Le Regioni si sono dimostrate tra loro solidali, il Governo faccia la sua parte nel mettere a disposizione le risorse europee esistenti".