MIGRANTI, ANCHE A OPERA UN’ORDINANZA PER MONITORARE L’OSPITALITA’

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    (mi-lorenteggio.com) Opera, venerdì 9 Settembre 2017 – Un’ordinanza contingibile e urgente per imporre a privati, cooperative, Caritas e associazioni di comunicare al Comune, preventivamente, la decisione di aderire ai bandi della Prefettura per l’accoglienza diffusa dei migranti.
    Continua così la battaglia del sindaco leghista Ettore Fusco che, da sempre, ribadisce il suo no all’arrivo di profughi o migranti nel Comune di Opera. “Con questo nuova iniziativa condivisa con altri sindaci della Lega Nord della provincia di Milano – spiega il primo cittadino – chiediamo di poter conoscere, prima della stipula dei contratti, il potenziale numero di migranti che potrebbero arrivare sui nostri territori. Questo, ovviamente, perché come abbiamo sempre detto, l’arrivo di nuovi cittadini, ospiti deve essere programmato. Come primi cittadini e come Amministrazione Pubblica abbiamo degli obblighi nei confronti della nostra comunità, dei servizi da garantire che possiamo studiare, programmare e assicurare solo conoscendo la popolazione, le sue necessità ed i bisogni”.
    Il provvedimento è stato presentato giovedì sera ai cittadini ed alla stampa in occasione della festa provinciale della Martesana a Paderno Dugnano con il leader del Carroccio Matteo Salvini ed il Segretario provinciale Riccardo Pase.
    La decisione del Sindaco di Opera Ettore Fusco, presa con i sindaci di Cologno Monzese Angelo Rocchi, Senago Magda Beretta, Inzago Andrea Fumagalli, Cambiago Laura Tresoldi e Trezzo sull’Adda Danilo Villa di sottoscrivere l’atto amministrativo dal carattere di urgenza è nata, infatti, per governare quei processi che potrebbero ricadere sulle città all’insaputa dei sindaci dopo che il governo, tramite le prefetture, ha dato il via libera alla stipula di accordi e convenzioni per la gestione e l’ospitalità dei migranti.
    “Questi accordi e le ospitalità cadute dall’alto, senza il benestare dell’Amministrazione – prosegue Fusco – sono origine di problematiche che ricadono in capo ai sindaci e ai comuni. Ad esempio le questioni igieniche, l’assistenza sanitaria e sociale, le procedure anagrafiche. È già capitato, in questi anni, di leggere di migranti con evidenti fragilità sociali ospitati in strutture non confacenti ai loro bisogni e quindi, all’origine di problematiche ben più diffuse e dannose per l’intera comunità”.
    Diversi gli obblighi prescritti nell’ordinanza a carico di privati e associazioni: dalla comunicazione preventiva della disponibilità di alloggi da destinare all’accoglienza, alla partecipazione ai bandi, alla comunicazione quindicinale della gestione delle persone ospitare.
    “In alcuni territori la convivenza può essere difficile – spiega il sindaco – Opera deve fare i conti, quotidianamente, con fasce di cittadinanza che sono in difficoltà, con criticità che troppo spesso per via dei tagli e delle poche risorse a nostra disposizione non riusciamo a risolvere. Non solo, abbiamo da sempre bocciato questo sistema di distribuzione a pioggia, voluto dalle Prefetture per liberate Milano e scaricare i problemi sulla provincia che reputano periferia, ma continuiamo a evidenziare come, questo modo di agire, non tenga in considerazione le varie esigenze dei singoli comuni costringendoci a gestire emergenze che non dipendono dalla nostra volontà”.
    Per chi non rispetterà l’ordinanza sono previste sanzioni fino a 500 euro oltre alla denuncia penale per il reato previsto per chi non ottempera un’ordinanza sindacale.
     
     
    V. A.

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