14.2 C
Milano
lunedì, Maggio 6, 2024

Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Videosorveglianza sul posto di lavoro: autorizzazioni veloci

Milano, 4 dicembre 2017 – La questione della videosorveglianza sul posto di lavoro è ancora un argomento caldo per i sindacati e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Per la legge sulla privacy nelle aziende italiane è vietato attivare un sistema d’allarme dotato di telecamere se tale attività può essere sfruttata per controllare i propri dipendenti. Ci sono però una serie di situazioni particolari, che riguardano espressamente la finalità dell’impianto di sorveglianza, il periodo di attivazione e il luogo in cui viene posizionato.

Controllo dell’azienda
Il primo elemento che indica la legittimità di un impianto di videsorveglianza riguarda la motivazione per cui l’azienda installa il sistema di controllo. Se tale motivazione è correlata alla verifica di possibili illeciti ed effrazioni, svolti da dipendenti o da terze persone poco importa. In questo senso i sistemi di videosorveglianza milano devono essere posizionati in zone dell’azienda che non siano di esclusivo utilizzo da parte di un singolo dipendente, quindi al di fuori di uffici o zone di pertinenza specifiche. Si possono invece posizionare sistemi di sorveglianza nelle aree comuni di un’azienda, comparso l’ingresso e l’area in cui sono posizionati gli apparecchi per timbrare ingressi e uscite. Tramite i sistemi di videsorveglianza è quindi possibile verificare gli orari di ingresso e di entrata del dipendente e anche controllare che le timbrature siano effettuate dalla persona corretta. Questo tipo di utilizzo della videosorveglianza è stato ammesso dopo alcuni fatti avvenuti in Italia all’interno di strutture pubbliche, in cui alcuni dipendenti timbravano per i colleghi, che si trovavano altrove rispetto al luogo di lavoro.

Altre situazioni
Un’altra situazione in cui le aziende possono installare un sistema di video sorveglianza è il caso in cui tale sistema si attivi solo nel momento in cui si inserisce l’allarme per lo stabile o la zona sorvegliata. In questi casi è possibile per l’azienda ottenere un nulla osta rapido, che consente di procedere rapidamente con l’istallazione del sistema. Questo tipo di videsorveglianza può contenere videocamere, fotocamere, vari sistemi antifurto ed è possibile installare anche sistemi che si attivano esclusivamente nel momento dell’effrazione.

Lo Statuto dei Lavoratori
Quando un’azienda intende installare un sistema di allarme deve verificare che tale sistema non leda gli interessi e i diritti dei singoli lavoratori che in essa operano. Sotto questo punto di vista infatti nel nostro Paese è vietato al datore di lavoro controllare con videocamere il normale svolgimento del lavoro da parte dei suoi dipendenti. Si può invece verificare che non ci siano furti, oppure controllare che le timbrature siano svolte in modo corretto, seguendo le regole. In ogni caso nel momento in cui un’azienda effettua l’installazione del sistema di videosorveglianza dovrà richiedere l’autorizzazione da parte dei suoi dipendenti tramite un accordo con RSA o RSU, oppure richiedendo l’autorizzazione direttamente all’Ispettorato del Lavoro. Questo tipo di regolamento è vigente in tuta Italia e in tutti i settori, per evitare che la videsorveglianza sia utilizzata a scopi coercitivi nei confronti dei propri dipendenti. In ogni caso il sistema attivo durante le ore di lavoro non può essere posizionato all’interno degli uffici dei singoli dipendenti.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

- Ads -
2,585FansMi piace
160FollowerSegui
0IscrittiIscriviti

Ultime news

- Ads -