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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Dal 2 Settembre tornano gli appuntamento con il Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia

(mi-lorenteggio.com) Pavia, 29 Agosto 2018 – Tripletta di Settembre per il Mercatino Enogastronomico della Certosa che torna a giocare in casa dopo la pausa estiva: l’appuntamento è per domenica 2 Settembre a Certosa di Pavia, in via del Monumento, sotto alberi secolari per rinnovarsi successivamente il 16 ed il 30 Settembre. Nell’anno del cibo italiano, un’occasione per coniugare storia, bellezza e gusto, capace di offrire al pubblico piaceri per lo spirito e per il corpo con la presenza del Mercatino Enogastronomico della Certosa.

In vetrina e in degustazione dalle 9,30 alle 18 prodotti a chilometro vero di altissima qualità, espressione del meglio della produzione agricola del Pavese, dell’Oltrepo, della Lomellina e del vicino Monferrato. Farmers’ market a filiera corta e garantita che dà la possibilità ai consumatori di degustare ed acquistare il meglio della food valley pavese. All’ombra della meravigliosa Certosa, gioiello dell’architettura rinascimentale lombarda, specialità casearie, salumi, vino dei Colli d’Oltrepo, riso e le pluripremiate Offelle di Parona. Una vetrina che comprende anche marmellate e composte, verdura, frutta, spezie e tisane, miele, zafferano.

Il calendario degli appuntamenti settembrini prevede, inoltre, per la data dell’ultima domenica del mese, la presenza, insieme ai produttori di eccellenze food&wine, quella degli hobbisti con le loro creazioni artistiche.

Chartres della bassa padana, la Certosa di Pavia è facilmente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni regionali dalla stazione Centrale o percorrendo la bellissima pista ciclabile che costeggia il Naviglio Pavese (http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-naviglio-pavese).

La Certosa di Pavia è stata dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d’Italia. Eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia, il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore). La facciata, marmorea, è stata disegnata tassello dopo tassello da scultori e architetti, con angeli, monarchi e statue di santi. Un autentico tripudio di affreschi, ori, lapislazzuli e lacche e un’arte unica: bassorilievi e dipinti famosi come il “Padre eterno benedicente” del Perugino si vanno a sommare alle figure dipinte dai Certosini, che si affacciano dall’alto da finestre trompe l’oeil.

 

Redazione

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