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Omicidio Yara: Cassazione conferma l’ergastolo per Bossetti

Dalla scomparsa di Yara il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra all’udienza in Cassazione 8 anni dopo

(mi-lorenteggio.com) Bergamo, 12 ottobre 2018 –  La Cassazione ha confermato l’ergastolo per Massimo Giuseppe Bossetti, condannato in primo e secondo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio, la giovane ginnasta di 13 anni di Brembate di Sopra,  il cui corpo venne trovato il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d’Isola, nel Bergamasco, a pochi chilometri da Brembate di Sopra, circa 15 minuti, dove la ragazza viveva e da dove era scomparsa tre mesi prima, quando il pomeriggio del 26 novembre 2010, venerdì, Yara Gambirasio, 13 anni, esce di casa per andare a portare uno stereo in palestra, a Brembate Sopra. Il centro sportivo è a 700 metri dalla sua abitazione, lei lo frequenta tutte le settimane perché fa parte della squadra di ginnastica ritmica. La ragazzina intorno alle 18.45 lascia la palestra per fare ritorno a casa ed è lungo il tragitto che viene rapita. La madre tenta di chiamarla, ma il suo cellulare, dopo le 19, risulta spento. Si rivolge allora ai carabinieri e scattano le ricerche.

La prima sezione penale della Cassazione, presieduta da Adriano Iasillo, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa di Bossetti, condannando l’imputato al pagamento delle spese legali. La Corte ha anche dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla procura generale di Brescia contro l’assoluzione dal reato di calunnia per Bossetti.

 

 

redazione

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