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FRANCHISING, IN LOMBARDIA 1/5 DEL FATTURATO ITALIANO E 38.000 PERSONE OCCUPATE

PUBBLICATO L’APPROFONDIMENTO DI #LOMBARDIASPECIALE
MATTINZOLI: SERVE INTEGRARE OPERATORI FRANCHISING E INDIPENDENTI

(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 ottobre 2018 –  Con oltre 8.500 negozi, ossia il 16,5%
del totale, il franchising in Lombardia produce un quinto del
fatturato totale in Italia, ossia poco più di 4,6 miliardi di
euro su un totale di 24,5 miliardi. Vale a dire 38.000 addetti,
con punte nella grande distribuzione food, che ne conta il
21,9%, seguita dalla ristorazione (21%), settori che da soli
contano un giro d’affari di quasi 2 miliardi.
Secondo i dati riportati dall’approfondimento settimanale di
#Lombardia Speciale, www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it
dal Rapporto Assofranchising 2018, nel 2017 le 929 insegne
attive in Italia crescono in termini di punti vendita in
franchising su tutto il territorio nazionale (+1,9%) arrivando a
quota 51.671.

MATTINZOLI: AL LAVORO PER FACILITARE INTEGRAZIONE FRA OPERATORI
FRANCHISING E INDIPENDENTI – “Abbiamo lavorato e continuiamo a
farlo – ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro
Mattinzoli – per facilitare l’integrazione fra gli operatori del
franchising e quelli indipendenti. Anche così infatti si crea
quella rigenerazione urbana delle aree a vocazione commerciale,
fondamentale per ridare vitalità e sicurezza ai nostri
quartieri. Attraverso il franchising si facilita una crescita
rapida di nuovi brand e delle micro e piccole-medie imprese. La
Lombardia si conferma come modello anche in questo settore”.

UN SETTORE IN CRESCITA, CON LA LOMBARDIA A TRAINARE – Dopo la
Lombardia con 8.523 punti vendita, si posiziona il Lazio con
5.915 imprese, seguita da Piemonte (4.361), Campania (3.755),
Sicilia (4.455), Veneto (3.565), Puglia (3.526), Emilia Romagna
(3.192), Toscana (2.741), Calabria (1.924), Sardegna (1.727),
Liguria (1.494), Marche (1.442), Abruzzo (1.278), Friuli Venezia
Giulia (977), Umbria (947), Trentino Alto Adige (643),
Basilicata (571), Molise (424), Valle d’Aosta (210).
Il giro d’affari si attesa ad oltre 24,5 miliardi di euro
(+2,6%). Aprire un franchising significa inoltre aumentare anche
l’occupazione. Gli addetti impiegati nel sistema sono infatti
199.260, in crescita del +2,0%rispetto alla passata rilevazione.
Altro dato interessante è quello dei Master delle insegne
straniere che scelgono l’Italia per lo sviluppo della propria
rete affidando il proprio business a manager, imprese e
personale italiano (+16,4%). Aumentano poi in modo significativo
i punti vendita di insegne italiane all’estero segnando
addirittura un +28,1%. A livello regionale, la Lombardia si
conferma anche l’area in cui sono presenti più insegne (256),
seguita dal Lazio (104) e dalla Campania (89).

Il FRANCHISING CRESCE ANCORA – Nel primo semestre del 2018 il
settore ha segnato un +0,7% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente e i settori trainanti sono food and
beverage (bar, gastronomia, pasticcerie, pizzerie, gelaterie,
yogurterie, birrerie, ristoranti, locali a tema ed altro);
abbigliamento e accessori per uomo, donna e bambino (intimo,
scarpe, borse, occhialeria, pelletteria, bigiotteria ed altro);
servizi (agenzie immobiliari, viaggi e turismo, estetica,
palestre, parrucchieri ed altro).

I CONSUMI SONO IN RIPRESA – Stando ad una ricerca del Centro
studi ‘Salone del franchising’ realizzata nel proprio canale di
negozi, che si conferma uno dei prediletti degli italiani, la
ripresa dei consumi delle famiglie, registrata nel 2017,
potrebbe consolidarsi nel 2018, come già dimostra l’aumento
della spesa alimentare emerso nei primi mesi. Le catene in
franchising sono predilette dal 36% dei consumatori, quindi da 1
consumatore su 3 soprattutto in virtù della percezione di una
maggior tutela e controllo sulla qualità dei prodotti (51%);
perché l’insegna conosciuta garantisce una maggiore affidabilità
(26%); perché il livello di servizio e di confort ambientale è
maggiore, specie per le piccole catene (23%); perché i prezzi
sono fissi di default (22%). (

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