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MILANO. UNDICI ANNI DI “OPERAZIONE STRADE SICURE”

Per il controllo e presidio del territorio e delle principali aree metropolitane, congiuntamente alle forze di Polizia, sono stati impegnati uomini e donne con le stellette

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 14 agosto 2019 – Per contrastare la criminalità e prevenire possibili attacchi terroristici, per il controllo e presidio del territorio e delle principali aree metropolitane, per la sorveglianza dei punti sensibili infestati da malviventi e spacciatori di droga, il 4 agosto di undici anni fa, furono impiegati più di 3.000 unità formati da uomini e donne con le stellette, congiuntamente alle forze di polizia, si diede l’avvio a “Operazione Strade Sicure”.

Dopo il Duomo, Castello, Stazione Centrale, Darsena, Corso Buenos Aires e Piazza Gae Aulenti, i milanesi hanno appreso con sollievo che, qualche giorno fa, il Questore di Milano, Dott. Marcello Cardona ha esteso l’impiego dei militari a presidio delle zone strategiche della città anche all’area di Brera. Quindi, la “vigilanza dinamica” dei militari dell’operazione “Strade sicure” è arrivata anche nella Milano della cultura, dello shopping e della ‘movida’ e saranno operativi di giorno e di notte.

Sono uomini e donne con le stellette, messi di fronte a tante sfide, ma con il fermo obiettivo di essere utili in qualsiasi situazione, come proteggere le attività legate a manifestazioni sportive, terremoti, alluvioni, lotta alla droga e a molte altre connesse a situazioni di emergenza come quelle richieste in una piazza come quella di Milano e di molte altre città. L’impegno li ha stimolati a sentirsi fieri di servire degnamente la Patria.

 

“La scelta di impiegare le Forze Armate – mi riferisce un gruppo di persone da me intervistate – di impiegare il personale militare in supporto alle forze dell’ordine, è stata una scelta necessaria che ha contribuito in modo efficace all’innalzamento del livello di sicurezza dei cittadini”. Infatti, osservando il loro sorriso al passaggio dei Militari, ho notato la loro soddisfazione di essere al sicuro tra le mura di una grande Città come Milano, che di pericoli ne è pregna.

Nel riferire questi espressivi giudizi, è stato bello notare l’evidente soddisfazione del 1^ Caporal Maggiore Francesco Todisco, 29 anni, napoletano (alle dipendenze del Ten. Scafi) che ha affermato che i sorrisi e alcuni piccoli gesti dei cittadini, come pagare un caffè al bar vicino a loro, in segno di ringraziamento per la loro presenza, valgono più di mille parole ed elogi perché denota che sono apprezzati.

Il Comandante del Raggruppamento (già Comandante del 7° Alpini) Colonello Stefano Fregona ha, con soddisfazione, affermato di essere molto fiero dei suoi uomini e donne “La loro professionalità è garanzia di sicurezza – afferma il Colonnello – risultati come quelli che stiamo conseguendo sono il frutto dell’intenso addestramento svolto nei mesi di preparazione”.

Con gioia si è appreso che il 25 giugno scorso, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ha presentato un quadro sulle condizioni del personale militare impiegato nell’Operazione “Strade Sicure” alla IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, la quale ha attentamente esaminato le misure approvate e quelle in itinere, volte soprattutto a migliorare la condizione psico-fisica del personale e a coniugare l’operatività dell’Istituzione con le esigenze di carattere individuale e familiare.

“Altri incrementi di personale, così come l’eventuale prolungato mantenimento del livello d’impegno corrente – rileva il Generale – renderebbe difficoltoso il completo svolgimento dei cicli addestrativi e di approntamento per le altre missioni assegnate alla Forza Armata. Considerando che il personale impegnato all’estero richiede, a sua volta, un bacino costituito da almeno 10.000 unità, che gli impegni assunti in ambito internazionale e per fronteggiare imprevedibili situazioni emergenziali richiedono circa 10.000 soldati in stand-by, il numerico di forze effettive dell’Esercito mediamente impegnate si avvicina alla quasi totalità della componente operativa”.

Il Capo di Stato Maggiore ha anche posto l’accento di considerare che a ogni militare schierato ne corrisponde uno in approntamento e un altro in ricondizionamento post-impiego, pertanto, si deduce che il numero complessivo di forze dedicate all’Operazione “Strade Sicure” è pari a circa 22.000 unità.

“Altro tema riguarda il ricorso a specifiche capacità e sistemi della Forza Armata e l’impiego di sofisticati sistemi di sorveglianza ad alta connotazione tecnologica…- ha proseguito il Generale Farina nel suo intervento – È il caso della già citata «Terra dei Fuochi» dove, a partire dall’8 marzo u.s., sono operativi due velivoli a pilotaggio remoto – i c.d. mini-droni – che coadiuvano il lavoro delle unità di terra nell’identificazione dei siti di sversamento e nelle attività di ricognizione a premessa dei delicati interventi svolti congiuntamente alle Forze di Polizia”.

Ci auguriamo che, come promesso dal fronte politico, di potenziare ulteriormente i soldati delle Forze Armate, che siano aggiunti a quelli già operativi anche i 515 affinché ci siamo molti più presidi di pattugliamento nei luoghi sensibili che, in undici anni, ha conseguito importanti ed efficaci risultati con più di 16 mila arresti, oltre 2,3 tonnellate di sostanze stupefacenti sequestrate e più di 3 milioni di veicoli controllati. Risultati che ci fanno ben sperare di essere costantemente tutelati e sicuri.

Principia Bruna Rosco

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