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Proverbio: D'aprile non ti scoprire.

La Cappellania dell’Università Statale di Milano organizza due iniziative per riflettere intorno al tema della morte

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 29 ottobre 2019 – In occasione della ricorrenza dei Defunti del 2 novembre,  la Cappellania dell’Università Statale di Milano organizza due iniziative per riflettere intorno al tema della morte

Mercoledì 30 ottobre alle ore 17.00
Sala Lauree di Studi umanistici
Università degli Studi di Milano
via Festa del Perdono 7, Milano

La sabbia ricorda. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo
Marco Cianci, cappellano dell’Università degli Studi di Milano
dialogherà con Cristina Cattaneo, docente di Medicina legale, responsabile del laboratorio Labanof
e autrice del volume Naufraghi senza volto (Raffaelle Cortina Editore, 2018), dedicato al lavoro della docente e del suo team per l’identificazione dei migranti morti nel Mediterraneo.
Giovedì 7 novembre, ore 17.00
Chiesa di San Bernardino alle Ossa
Piazza Santo Stefano, Milano
Suffragio universale. Dall’oblio alle morti celebrate

Miriam Brighi, neolaureata in Scienze dei beni culturali dell’Università Statale,  guiderà la visita al santuario di San Bernardino alle Ossa di piazza Santo Stefano.
Citata in passato anche come San Bernardino ai Morti, la chiesa è conosciuta per il suo ossario, le cui pareti sono per gran parte ricoperte da ossa a formare vere e proprie decorazioni.

Il cappellano dell’Ateneo, Marco Cianci illustra così le due iniziative e il ‘filo’ che le collega per una riflessione attorno al tema della morte e al suo significato.“’E come è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta’, scrive l’autore della Lettera agli Ebrei. C’è chi “muore” più di una volta. La prima anonimamente, magari in fondo al nostro mare. E solo la cura amorevole di chi ne raccoglie le spoglie s’incarica di dargli una identità. La Professoressa Cattaneo racconta, attraverso il vissuto del suo lavoro di medico legale, il tentativo di un paese di dare un nome a queste vittime dimenticate da tutti, e come questi corpi, più eloquenti dei vivi, testimonino la violenza e la disperazione del nostro tempo. Così come – aggiunge in riferimento alla visita al santuario di San Bernardino alle Ossa – chi è morto secoli fa e di cui non c’è più nome e memoria oggi, con gli altri, costituisce un solo nome e un solo volto. Una morte celebrata al di là dell’oblio che ha velato l’esistenza di ogni defunto”.
La Cappellania dell’Università Statale – presso la Chiesa Santa Maria Annunciata dell’Università degli Studi di Milano, Cortile del Filarete, via Festa del Perdono 7 – promuove incontri culturali, spirituali e di condivisione fraterna.

 

Redazione

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