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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Unicredit e la sede a Francoforte, nuovo hub finanziario europeo. Quali risvolti?

 

Milano, 19 dicembre 2019 – Francoforte si accinge a rafforzare la sua posizione di hub finanziario europeo, nel caso in cui ’uscita del Regno Unito dovesse essere confermata nei prossimi mesi. Ben 24 banche con sede a Londra, infatti, avrebbero chiesto alla Banca centrale europea di spostare la propria sede in una città dell’Unione Europea, informazione confermata lo scorso agosto durante l’intervista rilasciata da Andrea Enria, responsabile della vigilanza della BCE, alla televisione finlandese Yle.Francoforte non attrae solo le banche londinesi: anche Unicredit potrebbe aprire una sede nella città tedesca. Jean Pierre Mustier, amministratore delegato . di Unicredit, punterebbe a una banca più internazionale attraverso la creazione di una holding in Germania che comprenda tutte le attività estere del Gruppo. Indiscrezioni queste che potranno essere confermate o smentite il prossimo 3 dicembre durante la presentazione del nuovo piano industriale. Ma quali i risvolti di una Unicredit “sbilanciata” in Germania?

 

Foto: Pixabay.com.

Unicredit holding in Germania

Secondo gli analisti, l’obiettivo di Mustier è mettere le attività estere del Gruppo bancario al riparo da eventuali crisi politico-economiche che potrebbero colpire l’Italia, ma anche trarre vantaggio da un hub finanziario come Francoforte, dove hanno sede la BCE e la Borsa tedesca. Inoltre, secondo le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg e rilanciate dai maggiori quotidiani finanziari online italiani, sembra che i vertici del gruppo bancario milanese abbiano già parlato con la BCE di tale eventualità. La Germania, quindi, diventa sempre più una sede di negoziazione forte e propizia dove i nuovi strumenti finanziari come i certificati turbo attivi 24 ore al giorno, hanno trovato terreno fertile.

I benefici di una sub-holding Unicredit a Francoforte

Secondo le fonti consultate dalla Reuters, sarebbero numerosi i vantaggi di una sub-holding Unicredit con sede in Germania, primo tra tutti ildistanziarsi dalla stagnazione economica in cui versa l’economia italiana e dall’instabilità politica. In Germania troverebbero sede gli asset più importanti del Gruppo bancario e le cosiddette operazioni estere. In questo modo Mustier e il suo board manterrebbero lontane da potenziali influenze negative le attività detenute in Germania, Austria, Turchia ed Europa orientale. Lo spostamento degli asset su suolo tedesco dovrebbe così migliorare il rating di Unicerdit, perché beneficerebbe dell’influsso positivo dato dal rating dell’economia tedesca: tripla A per tutte le principali società di rating, come riporta Teleborsa.

 

Foto: Pixabay.com.

Quali sarebbero le conseguenze per l’Italia?

Unicredit non abbandonerebbe l’Italia, in quanto la banca continuerebbe a mantaenere aperta la  sede locale e garantire il servizio ai clienti private e aziendali. Nessun rischio inoltre per gli investitori e neppure per il listino quotato alla Borsa di Milano, dove il Gruppo bancario è presente e continuerà a esserlo anche in futuro. L’Italia come sistema potrebbe perderne in valore e in gettito: Unicredit ottiene dalle sue attività estere più della metà dei ricavi annuali.

L’ultima parola alla BCE

La Banca centrale europea, sotto la guida di Christine Lagarde, avrà l’ultima parola sulla costituzione della sub-holding in Germania, dove Unicredit detiene già la HVB Bank. Il processo non sarà breve: l’approvazione richiede almeno un anno di tempo e ciò significa che Unicredit potrebbe iniziare lo spostamento degli asset più importanti in Germania solo dal 2021.

L. M.

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