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Serie A: il Calcio Femminile Passerà al Professionismo nel 2022

 

Milano, 25 novembre 2020 – La Serie A femminile, chiamata commercialmente Serie A TIMvision per motivi di sponsorizzazione, è la principale competizione tra le squadre di calcio femminile italiane, .

Fu costituita nel 1968 ed è organizzata, regolamentata e gestita dalla Federcalcio Italiana  Giuoco Calcio (FIGC), come per i collegi maschi.

Calcio Femminile: l’Importanza di Diventare Professionisti

Alla luce delle ottime prestazioni della nazionale agli ultimi mondiali e dopo aver proclamato la Juventus campione di Serie A 2019-20, la Federcalcio italiana ha annunciato che dalla stagione 2022-23, la massima categoria di calcio italiano nel suo ramo femminile, diventerà finalmente professionista. Come sempre accade, per noi di lorenteggio news, sarà un’onore avere il compito fornirvi tutti i risultati in tempo reale.

La decisione è stata comunicata dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha posto le basi affinché le squadre di Serie A femminile diventassero gradualmente professioniste nell’arco di due anni, allineandosi ai migliori campionati di categoria nel resto del mondo (Stati Uniti e Germania in testa).

Con questo, si vuole anche incentivare i club affinche’ attuino contratti equi per tutte le giocatrici, aumentino le licenze dei tessarati e, soprattutto, vadano a distribuire questi nuovi profitti anche nelle divisioni inferiori.

Questa professionalizzazione è stata rinviata per molti anni in Italia, ma grazie a una legge che verrà ricordata come storica, si va a correggere un’errore concettuale che vede il calcio femminile meno importante di quello maschile a priori.

Altra decisione confermata è stata l’inizio della prossima Serie A femminile il 22 agosto 2021, mentre la Serie B, che sarà ampliata a 14 squadre, prenderà il via il 13 settembre con 2 promozioni e 4 retrocessioni in Serie C .

La professionalizzazione della Serie A femminile apre le porte a un nuovo mondo e soprattutto a un nuovo mercato che potrebbe diventare enorme e che dovrebbe essere anche molto più succoso per le scommesse online. Se questo è il tuo caso e non sei sicuro di quale sito utilizzare, ti informiamo in anticipo che scommetteronline.info è uno dei siti storici in Italia per reperire informazioni su come scommettere in sicurezza sulla Serie A in generale, femminile e maschile.

Storia del Calcio Femminile

Sebbene iniziative con la partecipazione di calciatrici fossero già state promosse negli anni ’30, fu solo nel 1968 che venne ufficialmente fondata la Federazione Italiana Calcio Femminile, FICF.

Lo stesso anno si disputa il primo campionato nazionale, tra maggio e settembre, con 10 squadre divise in due gironi (Nord e Sud). Nel 1970 avviene una scissione: 10 club lasciano la FICF per fondare una nuova Federazione, la FFIGC (Federazione Italiana Femminile Giuoco Calcio), con la conseguente organizzazione di un secondo campionato.

Le due Federazioni furono unite nel 1972 nella FFIUGC (Federazione Femminile Italia Unita Giuoco Calcio).

Nel 1980 è stata costituita l’Associazione dei calciatori italiani. Nel 1983 la Federazione Italiana Calcio Femminile (Federazione Italiana Giuoco Calcio Femminile) è entrata a far parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

Nel 1986 fu formato il Women’s Soccer Committee, incorporato nella National Amateur League (LND); Nel 2011 è stato creato il dipartimento di calcio femminile della LND.

La stagione 2013-14 è stata l’ultima a vedere 16 squadre in Serie A: sarebbero state 14 nel 2014 e 12 dal 2015 ad oggi. Fino alla stagione 2012-13, le ultime due squadre in classifica erano retrocesse in Serie A2, ribattezzata “Serie B” dalla stagione successiva.

Negli ultimi anni, grazie alle riforme portate avanti dalla FIGC, diverse società professionistiche maschili sono entrate nel calcio femminile con proprie squadre, come Fiorentina, Empoli, Sassuolo, Juventus Torino, Inter, Milan, Roma e Hellas Verona .

La Torres di Sassari è il club di maggior successo del campionato con 7 titoli, seguito da Lazio e Verona con 5 ciascuno.

Serie A Femminile: Come Funziona?

La Serie A femminile ha 12 squadre che si affrontano con un doppio sistema andata e ritorno, una volta nel proprio stadio e una in quello delle avversarie. Come nel calcio classico, anche qui le squadre che vincono ogni partita ricevono tre punti e uno per ciascuna in caso di parità; in caso di sconfitta non si ottengono punti.

A fine stagione la squadra che chiude con più punti vince lo scudetto, titolo della squadra campione d’Italia, e si qualifica alla Champions League insieme alla seconda classificata. Le ultime due squadre in classifica scendono direttamente in Serie B.

Calcio Femminile Amatoriale

Per contro, le categorie non professionali presentano problemi in riferimento alla ripresa delle attività. Anche il calcio dilettante in Lombardia ha assistito ad un recente incontro/scontro tra le sue autorità, i consiglieri e le rappresentanze della FIGC dove sono state esposte le peculiarità del ritorno nel mondo del calcio nella nuova normalità del Covid-19. 

Il nocciolo della questione sta nel fatto che, a differenza del calcio maschile, gli introiti attuali sono nettamente inferiori: è abbastanza evidente che da parte dell’esecutivo non ci sia l’urgenza di occuparsi anche del calcio femminile amatoriale. Un modus operandi che speriamo cambi presto grazie anche al professionismo delle categorie maggiori.

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