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Bonus 110% anche per pergole, come fare

Milano, 30 marzo 2021 – Il cosiddetto Bonus “110%” ha fatto letteralmente impazzire tantissimi proprietari di casa e commercialisti, nella ricerca di cosa si potesse effettivamente detrarre o meno. Il punto chiave dell’incentivo contenuto nel Decreto Rilancio riguarda però gli interventi di riqualificazione energetica. C’è tempo fino al 2022 per approfittare di questo bonus che può riguardare anche l’installazione di pergole e porticati. Ecco come.

Il bonus e la proroga

Le informazioni riguardo al bonus sono contenute nell’Articolo 119 del Decreto Rilancio. In sintesi si tratta di una detrazione del 100% sulle spese sostenute per chi sostiene interventi di miglioramento dell’efficienza energetica (isolamento termico e climatizzazione invernale) oppure riduzione del rischio sismico. Grazie alla proroga di alcuni mesi, sono ammesse spese per lavori effettuati tra il 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022.

Attenzione ai tipi di lavori ammessi, vero tasto dolente dell’incentivo: sono infatti escluse le nuove costruzioni e gli immobili – già esistenti – devono già avere un impianto di climatizzazione funzionante o comunque che si possa riattivare.

La tipologia di interventi si riduce a quelli di isolamento termico, sostituzione di impianti di climatizzazione (già esistenti) e una serie di cosiddetti “interventi trainanti” ovvero lavori che vengono eseguiti insieme a quelli principali. L’obiettivo deve essere sempre migliorare l’efficienza energetica: ecco perché può essere compresa anche l’installazione di pergole dotate di schermature solari (https://www.ilberso.it/pergola-piu-cielo) per migliorare l’efficienza energica.

Come ottenere la detrazione?

I destinatari degli incentivi possono essere persone fisiche (fino a un massimo di due unità immobiliari per persona), condomini, Istituti Autonomi case popolari, cooperative di abitazione e ONLUS. Può usufruire della detrazione solo chi possiede o detiene l’immobile.

Per ottenere la detrazione del 110% la condizione necessaria è aumentare – attraverso i lavori – almeno 2 classi energetiche, o almeno raggiungere la classe energetica più alta. Per dimostrare di aver sostenuto le spese e ottenere la detrazione, occorre pagare i lavori con bonifico bancario o postale “parlante”, ovvero dove occorre indicare causale del versamento, codice fiscale del beneficiario della detrazione, partita IVA di chi ha eseguito i lavori.

Come spesso accade la parte più difficile per ottenere bonus e incentivi è quella burocratica: oltre a verificare di essere in possesso dei requisiti, le richieste di documenti e certificazioni sono tali che molte persone si sono già affidate a tecnici e professionisti per curare questi aspetti. Ma almeno anche la loro prestazione può essere detratta all’interno del Bonus 110%!

L. M.

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