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“Interventi a tutela della zootecnia rurale lombarda e sulla coesistenza con il lupo”

(mi-lorenteggio.com) Milano, 7 settembre 2021 – L’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia ha commentato l’approvazione in Consiglio Regionale della mozione sugli “Interventi a tutela della zootecnia rurale lombarda e sulla coesistenza con il lupo”.

“Il lupo è presente nella nostra Regione – ha spiegato l’assessore – con due 2 branchi stanziali nell’alto Lario e nell’alta valle Camonica, oltre che con presenze sporadiche in Valtellina e Oltrepò pavese. Un aumento negli ultimi anni che non comporta però una situazione di criticità; e stiamo lavorando perché questo non avvenga”.

“Negli ultimi 10 anni – ha ricordato il titolare all’Ambiente – abbiamo registrato 44 casi di indennizzi da predazione di lupo, per poche decine di migliaia di euro. Eventi per i quali Regione Lombardia ha una sua polizza assicurativa, gestita dalla Presidenza, che garantisce risarcimenti ad agricoltori e allevatori danneggiati”.

“Regione Lombardia partecipa – ha aggiunto l’assessore – al Piano d’azione nazionale per la conservazione del lupo, di cui condivide i contenuti ed auspica una rapida approvazione, benché non sia ancora stato possibile trovare un accordo nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni”.

“Il lupo è una specie protetta – ha precisato l’assessore all’Ambiente e Clima – dalla normativa nazionale e dall’Unione Europea. Le iniziative messe in campo da Regione Lombardia in questi anni sono finalizzate a dotarci di strumenti che consentano nei territori montani una coesistenza armonica del lupo con le attività di allevamento e di agricoltura”.

“Sotto questo aspetto – ha detto – abbiamo investito oltre 250 mila euro per 72 interventi di prevenzione, come: l’acquisto di recinzioni elettrificate e cani da guardiania; oltre alle attività di formazione e informazione su come agire in caso di danni da predazione del lupo”

“Per rendere più efficaci queste azioni – ha concluso il titolare all’Ambiente – confermiamo la disponibilità a momenti di confronto e di ascolto con agricoltori e stakeholder. L’obiettivo è semplificare le procedure d’indennizzo, ascoltare le criticità e migliorare ancora di più gli attuali interventi di prevenzione”.

“Il Consiglio regionale si deve occupare della proliferazione del lupo, che è già un grave problema, come sono un problema altri selvatici come  cinghiali, nutrie, storni…. La priorità è tenere in giusta considerazione  i dati che abbiamo e ascoltare le necessità dei nostri allevatori e agricoltori, soprattutto nelle zone montane.

Dall’approvazione della legge 157/92 ad oggi sono passati quasi trent’anni e in quel contesto storico appariva più che giusto inserire il lupo tra le specie particolarmente protette. Oggi però non è più così; il lupo si è ripreso la dignità di animale selvatico ripopolando la nostra penisola in maniera importante e oggi è diventata una specie da gestire per le conseguenze e gli impatti che ha sul mondo agricolo e zootecnico.

La gestione deve passare attraverso un concreto affiancamento delle istituzioni al mondo agricolo che non può limitarsi al mero risarcimento dei danni, ma a un supporto tecnico-economico che accompagni il mondo della zootecnica attraverso efficaci tecniche di prevenzione dai danni che questa specie sta causando.  Sarebbe in questo senso utile pensare che la legge 157/92 sia trasformata da legge di tutela della fauna selvatica a “legge di gestione della fauna selvatica”, come chiedono le associazioni agricole, e che anche il lupo venga gestito, attraverso studi scientifici indipendenti, alla stregua di tutte le altre specie presenti sul territorio nazionale così come avviene in altri Stati Europei.

Per questo ho sottoscritto la mozione che la collega Simona Pedrazzi ha portato oggi in Consiglio regionale sulla gestione del lupo.  E’ importante dare voce a chi lavora nelle malghe e a chi possiede campi e allevamenti: sono loro che devono fronteggiare gli attacchi dei lupi e devono contare le perdite tra i loro animali. Per questo dobbiamo prepararci a fronteggiare il problema e le richieste della mozione approvata oggi sono in linea con questa esigenza”.

Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere regionale di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia.

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