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È possibile quantificare la durata di una casa in legno?

Milano, 13 marzo 2022 – Porsi domande in merito alla durata di una casa in legno è lecito, soprattutto se sei in procinto di acquistarne una per il giardino o, addirittura, vuoi fare le valigie ed andare a vivere al suo interno 365 giorni l’anno.

In questo articolo proveremo a quantificare la durata di una casa in legno, di modo che tu possa farti un’idea per prendere una decisione consapevole.

La durata di una casa in legno

Dare una stima precisa in merito alla durata di una casa in legno è molto difficile, poiché essa dipenderà da diversi aspetti:

⦁ Esposizione della struttura,
⦁ Tipologia di legno scelto,
⦁ Manutenzione svolta.

Senza dimenticare che anche le tecniche di costruzione ed il costruttore stesso influiranno nella durata della casa in legno.

In linea generale, le casette in legno abitabili hanno una durata media compresa tra i 100 ed i 500 anni; si tratta di un intorno molto grande e per raggiungere il massimo, è necessario curare la propria abitazione nei minimi dettagli ed in maniera costante, ma non solo. Difatti, svolgendo un’accurata manutenzione, è possibile che la durata della casa in legno aumenti di molto: prova a pensare ai templi buddhisti giapponesi, molti di essi sono stati realizzati in legno e tutt’ora, dopo centinaia di anni dalla data di costruzione, sono in piedi per svolgere ancora il loro lavoro.

La manutenzione delle casette in legno

Come avrai intuito, affinché la struttura sia sempre protetta e riparata, è necessario svolgere alcune operazioni di manutenzione almeno un paio di volte l’anno.

Le operazioni di manutenzione da svolgere per aumentare la durata della casa in legno sono relative ai controlli di:

⦁ Presenza di fori o crepe,
⦁ Infiltrazioni,
⦁ Grondaie e pluviali sgombri da fogliame,
⦁ Presenza di muffa, funghi ed umidità.

Inoltre, a seconda dell’esposizione della struttura, è necessario ridipingere le pareti esterne della struttura ogni 3-5 anni per proteggerle dagli agenti atmosferici ed evitare la loro decomposizione.

Cosa fare?

Per verificare la presenza di fori o crepe è necessario analizzare in dettaglio gli infissi, che rappresentano quasi il 40% delle perdite di calore, le pareti ed il soffitto: nel caso ci siano dei fori, è necessario ripararli con del sigillante per legno (ad esempio dello stucco).

Per quanto riguarda le infiltrazioni, è necessario sostituire i pannelli e le parti affette da chiazze di acqua con dei nuovi pannelli: difficilmente riuscirai a recuperare pannelli messi male o che stanno marcendo.

Per aumentare la durata della casa in legno, sia in primavera che in autunno si consiglia di fare un giro attorno a tutta la struttura e verificare che le grondaie siano pulite, di modo da permettere all’acqua di defluire verso il basso tramite i pluviali ed evitare, così, che si formino infiltrazioni.

Inoltre, mentre controlli grondaie e pluviali, almeno due volte l’anno, verifica anche la presenza di muffa, funghi ed umidità: similmente alle infiltrazioni, sono la causa della decomposizione del legno. Nel caso ci fossero pannelli affetti da tali problematiche, sarà necessario cambiarli.

Infine, ogni 3-5 anni va applicato un nuovo strato di vernice alle pareti esterne, per proteggerle al meglio dagli agenti atmosferici: per sapere se la vernice non svolge più il suo lavoro, spruzza un po’ d’acqua sul pannello in legno. Se noti che l’acqua cola verso il basso, allora la vernice sta facendo il suo lavoro, altrimenti, se l’acqua viene assorbita dal legno, sarà il caso di rimuovere la vernice ed applicarne uno strato nuovo.

L. M.

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