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martedì, Marzo 19, 2024

Proverbio: Febbraio, febbraiello, cortino e bugiardello

Uno storico edificio anni ’50 riqualificato e con uno dei più grandi “green wall” verticali della città, diventa l’headquarters milanese della Banca Ifis

(mi-lorenteggio.com) Milano, 12 luglio 2022 – Banca Ifis presenta la sua sede milanese di via Borghetto 5, in zona Porta Venezia, svelando l’importante opera di restyling in chiave green dell’edificio degli anni Cinquanta di proprietà della Banca: la struttura ospita 340 postazioni di lavoro, tecnologicamente gestite via App per la prenotazione del posto, spazi ricreativi e formativi oltre a quattro grandi “polmoni” verdi.

Un perfetto connubio tra sostenibilità, innovazione e richiami storici, declinati attraverso figure architettoniche tipiche di Venezia, come gli archi ripetuti e sovrapposti delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco.

L’edificio è caratterizzato da grande innovazione e attenzione alla sostenibilità. Quello che più caratterizza l’immobile e lo rende unico è un green wall di 260 metri quadrati, uno dei più grandi di Milano, che si affaccia su viale Luigi Majno. Un polmone verde composto da 30 diverse specie di piante locali, che utilizza l’idrocultura goccia a goccia per il massimo risparmio idrico e riesce ad assorbire 589 chilogrammi di CO2 producendo 442 chili di ossigeno.

Rimanendo in tema verde la sede ospita al quarto piano una terrazza ricoperta da rampicanti, una scala esterna mitigata da vegetazione e i garage coperti da vasche verdi arricchite con piante ed essenze.

Il progetto di intera riqualificazione dell’edificio, firmato da One Works, in collaborazione con RBS Design Group, DEERNS e Paisà, è stato studiato per creare uffici funzionali al lavoro flessibile ma anche zone aggregative per i momenti di socialità. L’allocazione degli spazi è stata pensata infatti secondo precise logiche funzionali e ricreative: dalla lobby d’ingresso a due livelli si raggiungono le aree più interne a partire dal piano rialzato dove sono presenti una grande area espositiva, un ampio coffee hub e la terrazza, affacciata sul cortile interno, fruibile dai dipendenti. I primi tre piani offrono spazi di lavoro flessibili con postazioni mobili, mentre il 4° piano è caratterizzato da una seconda area di aggregazione con una zona caffè e da una terrazza adiacente. Il 5° piano ospita invece gli uffici direzionali. Infine, al piano seminterrato ci sono spazi utilizzabili per la formazione, riunioni e attività ricreative.

Gli obiettivi di risparmio energetico ed eco-sostenibilità, alla base del progetto, hanno consentito all’edificio di ottenere la certificazione LEED Silver International grazie all’adeguamento ai migliori standard internazionali anche a livello di illuminazione, condizionamento e impiantistica. L’energia deriva al 100% da fonti rinnovabili e per gli arredi sono stati scelti materiali e mobili provenienti da filiere corte e da aziende locali. Tante le soluzioni green innovative, tra le quali la vernice Airlite, utilizzata negli spazi interni, che purifica l’aria da inquinamento e batteri o le apparecchiature sanitarie a bassa portata che permettono una riduzione del 37% del consumo di acqua potabile. La Banca, attenta ai temi della mobilità sostenibile, ha destinato una parte del parcheggio interno a bici ed e-bike ma anche a veicoli elettrici per i quali sono state installate 6 colonnine da 22 kw.

La sede di via Borghetto ospita anche alcune opere del patrimonio artistico della Banca, e in particolare quelle di artisti contemporanei come il milanese Mario Arlati, lo scultore spagnolo di fama internazionale Manolo Valdes e l’uruguaiano Pablo Atchugarry.

Oltre al progetto di via Borghetto, One Works, studio di progettazione e consulenza globale, in collaborazione con RBSGROUP, studio di architettura specializzato in interior and office design, ha realizzato il manuale di interior design, che prevede soluzioni declinabili in tutte le altre sedi della Banca. Un concept design che gioca sul dualismo passato/futuro grazie al recupero di alcuni elementi iconici classici come archi e boiserie in legno ripensati in chiave contemporanea per un utilizzo che risponda al nuovo modo di lavorare flessibile, che rappresenta invece il futuro.

Redazione

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