Inaugurazione sabato 5 novembre a Villa Burba
Rho, 28 ottobre 2022
(mi-lorenteggio.com) Rho, 28 ottobre 2022. Sabato 5 novembre, alle ore 17.00, nella Sala delle Colonne e nella Sala del Filatoio di Villa Burba (corso Europa 291) verrà inaugurata la mostra “Poevetri” dell’artista veneziano Alessandro Cadamuro, visitabile fino a domenica 27 novembre.
Organizzata dal Comune di Rho e dall’Associazione culturale “GPC Arte”, sponsorizzata da “Igea Digital Bank”, l’antologica è stata curata da Cristina Palmieri, per presentare un artista che realizza le proprie opere recuperando materiali e oggetti differenti.
Alessandro Cadamuro è nato nel 1958 nella magica città lagunare, dove ha frequentato il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Venezia. La caratteristica principale del suo lavoro è la coniugazione tra segno, suono, trasparenza e luce, nell’utilizzo del vetro come materia di realizzazione dell’opera. “Dalle Vetroscritture alle Vetroinstallazioni, dalle performances agli happenings, dalle Vetropoesie ai palinsesti scenici (interni/esterni), dalle riprese filmiche e video a immagini ritrattate, reincise, graffiate su vetro, il suo percorso artistico – come afferma la critica Cristina Palmieri – potrebbe essere letto come una lenta, ma costante, evoluzione da una narrazione della realtà resa metafora, ma ancora raccontata, al simbolo puro”.
Alessandro Cadamuro usa segnare, incidere, scalfire, percuotere, infrangere e assemblare vetri, ma anche altri materiali trasparenti e/o semitrasparenti, quali plexiglass, resine, gomme, siliconici, plastiche, metalli, elementi elettromagnetici, di amplificazione sonora, luminosa e ready made.
“La sua sperimentazione conduce a vivere l’espressione artistica come un’esperienza multisensoriale. Il punto di partenza è la consapevolezza che ogni materiale serbi in sé un potenziale espressivo, anche qualora venga utilizzato con finalità ben differenti da quelle per il quale è stato creato”, continua Palmieri.
Le sculture di Poevetri includono oggetti di molteplici generi. Dai rottami vari (cesti di lavatrici, meccanismi di diversa natura, pezzi di motori) delle macinatrici di vetro, alle trappole per topi, ai mozziconi di sigari toscani, ai tubi in gomma, alle pietre, a svariate schegge di vetro, colorate e trasparenti, ai piani costruiti sempre a partire da lastre del medesimo materiale che vanno talvolta a creare labirinti chiusi, senza ingresso né uscita. Vi sono poi le lettere e i numeri colorati, gli occhi vitrei, gli insetti, tutti costruiti dall’artista tramite resine colate. Sono inseriti in modo da essere talvolta bloccati, altre volte liberi di fluttuare nello spazio, una sorta di universo liquido.
La peculiarità delle sue sculture – piramidi, stele, obelischi, torri – è quella di essere cangianti, di mutare e trasmettere differenti percezioni di sé a seconda del punto di osservazione, della collocazione nello spazio, della diversa illuminazione che le colpisce. La sperimentazione è tesa a valorizzare queste potenzialità nascoste nella materia adoperata, quasi che l’artista attraverso la composizione delle lastre, la creazione dei differenti piani interni, volesse ricreare la magia rifrangente e iridescente dell’acqua e del mare che lo ha sempre circondato, nonché il perenne divenire in cui ogni cosa è immersa.
Dal 1980, Cadamuro ha partecipato a numerose esposizioni in istituzioni pubbliche e Gallerie private e fa parte del Cinema Indipendente Italiano. Numerose le sue installazioni in spazi urbani e le sue performance live.
La mostra sarà visitabile nei seguenti orari:
martedì, mercoledì e venerdì: dalle ore 15.30 alle ore 18.30
sabato e domenica: dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30.
V.A.