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Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

Lavoratori siti museali Val Camonica, Pollini (M5S): «Grazie a nostro intervento, Regione Lombardia si farà carico delle loro istanze»

(mi-lorenteggio.com) Milano, 30 maggio 2023 – «Regione Lombardia si farà carico delle istanze dei lavoratori museali esterni nei confronti della Direzione Regionale Musei. È questa la notizia principale che emerge dalla risposta dell’Assessore alla cultura Francesca Caruso alla nostra interrogazione» dichiara la Consigliera regionale del Movimento Cinque stelle, Paola Pollini.
Pollini (M5S): «Con la nostra interpellanza abbiamo portato all’attenzione dell’istituzione regionale l’ennesima situazione di precariato e sfruttamento di giovani con tanta voglia di fare, di lavorare e con speranza nel futuro. Abbiamo incontrato in più occasioni i lavoratori esterni dei siti museali della Val Camonica e verso di loro ci siamo impegnati affinché storie come la loro non debbano mai più ripetersi.
Di questa vicenda ciò che maggiormente disturba è che la decisione di adottare contratti precari sia dello Stato. Infatti, questi lavoratori sono alle dipendenze del Ministero della Cultura, oggi guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano.
L’Assessore ha anche promesso di riportare al Consiglio Regionale gli esiti delle interlocuzioni con la Direttrice Manuela Daffra. Confidiamo si possa aprire una breccia nella Direzione Regionale Musei perché, da quanto ci è stato detto dai lavoratori, nessuna risposta è mai arrivata dalla Direttrice, nonostante le ripetute sollecitazioni e la protesta messa in piedi dagli stessi lavoratori camuni nel dicembre scorso, pochi giorni prima della riapertura dei musei.
Questa vicenda, insieme a mille altre storie di vite precarie, sarà al centro dell’evento che il Movimento 5 Stelle ha organizzato per sabato 17 giugno a Roma: una grande manifestazione per dire “Basta Vite Precarie”. La lotta al precariato è sempre stata al centro del programma politico del Movimento 5 Stelle perché esso è uno dei mali principali della nostra società: peggiora la qualità della vita, limita la libertà della persona e ne impedisce la piena autodeterminazione.

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