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Lago Bianco, Pollini (M5S): «Chi difende il Parco Nazionale dello Stelvio dalla devastazione?»

(mi-lorenteggio.com) Milano, 4 ottobre 2023 – Il Piccolo Lago Bianco, esempio più unico che raro di “tundra alpina”, sarà sacrificato per poter garantire l’innevamento artificiale delle piste da sci della skiarea di Santa Caterina Valfurva.

Paola Pollini (Consigliera regionale M5S Lombardia): «La decisione è stata presa da un singolo ente, il Comune di Bormio, senza che nessun’altra istituzione abbia posto domande. Peccato che il lago e tutte le opere annesse si trovino all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio. Il polverone alzatosi intorno a questa decisione è servito a scoperchiare il vaso di pandora e, mi auguro, mettere fine a uno scandalo ben più grande ovvero il totale abbandono del Parco Nazionale dello Stelvio nelle mani di chi è incapace o, peggio, non ha alcuna intenzione, di curarne gli interessi e difenderne le meraviglie.
La situazione è allarmante. Questo Parco, unico esempio in Italia, di “nazionale” ha solo il nome dal momento che nel 2015 si decise che la gestione non sarebbe più stata unica e centrale ma spacchettata in tre: Province autonome di Trento, di Bolzano e Regione Lombardia. Nel cosiddetto “comitato di indirizzo” del Parco, per Regione Lombardia siede l’Assessore Sertori, mentre la gestione è in capo ad ERSAF. Peccato che, se si voglia conoscere la “Valutazione di Incidenza” – documentazione ricordiamo obbligatoria quando si realizzano opere prossime o addirittura interne ad aree protette, relativa al progetto che distruggerà il Lago Bianco – nessuno sia in grado nemmeno di dirci chi abbia il dovere di rispondere. Vogliamo sapere chi ha redatto la “Valutazione di Incidenza” e chi l’ha approvata e, chiaramente, vogliamo sapere se avesse o meno i titoli per farlo. La prima richiesta di accesso agli atti l’ho presentata all’Assessore Sertori, ma la risposta è stata di rivolgermi direttamente all’Ente Parco. Peccato che il Parco, lato Lombardia, non abbia nemmeno un indirizzo pec a cui indirizzare le richieste, ma solo una normale mail. Ho provveduto quindi a interrogare il Parco, ERSAF e Provincia di Sondrio oltre che lo stesso Comune di Bormio. Fino ad ora tutto tace. Mi auguro che chi gestisce un patrimonio nazionale come il Parco dello Stelvio sia in grado di assolvere ad una così semplice richiesta, altrimenti meglio che la gestione torni in capo al Ministero e al suo personale» conclude Pollini.

Redazione

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