Svelato oggi in via Francesco Brambilla 10, il Presepe sarà visibile fino al 7 gennaio 2024. (Foto in allegato).
(mi-lorenteggio.com) Milano, 11 dicembre 2023 – Un Gesù bambino posato su una panchina e sullo sfondo lo skyline di Milano con il Duomo e i grattacieli illuminati. Con questa contrapposizione tra il bambinello che non ha trovato un luogo dignitoso dove venire al mondo e lo sfarzo della Milano degli eventi, delle week, delle abitazioni a prezzi sempre più inaccessibili, la Casa della Carità presenta il suo Presepe per il Natale 2023.
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Svelato oggi in via Francesco Brambilla 10, davanti all’entrata principale della Casa, il Presepe sarà poi visibile fino al 7 gennaio.
Spiega Iole Romano, operatrice della Fondazione che tradizionalmente si occupa della realizzazione dei Presepi: «Quest’anno abbiamo scelto di dedicare la Natività al tema dell’emergenza casa a Milano e all’acuirsi delle disuguaglianze in una città che va a due velocità: da una parte la metropoli internazionale, aperta ai turisti e ai grandi eventi; dall’altra la città delle famiglie che hanno sempre maggiori difficoltà a far fronte ai propri bisogni essenziali, a partire dalla casa».
Iole ha poi raccontato di come, da un confronto con gli altri operatori della Fondazione, sia emerso che la mancanza di un’abitazione è un tema trasversale, che riguarda non solo le fasce più povere della popolazione che chiedono aiuto ai servizi della Casa della Carità, ma anche chi, per esempio, ha appena iniziato a lavorare a Milano e ha uno stipendio che non basta più a sostenere un affitto.
Ma che cosa c’entra Gesù con l’abitare? Risponde Iole: «Tra le molte espressioni che nella Bibbia raccontano l’abitare di Gesù, ho pensato al Vangelo di Giovanni in cui si dice “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” e mi sono chiesta: se Gesù nascesse oggi, dove abiterebbe? Pensando a questa emergenza, credo che Gesù si metterebbe a dormire, come tanti purtroppo, su una panchina. E volevo quindi far emergere questa contraddizione: il Natale richiama la casa, un luogo caldo dove stare insieme, ma per troppe persone vivere le feste in questo modo non è possibile».
Insieme a Iole Romano hanno collaborato alla realizzazione del Presepe Chiara Mazzucco, bibliotecaria della Biblioteca del Confine della Casa della Carità, e il volontario Gigi Elli.