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lunedì, Maggio 6, 2024

Proverbio: Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore

«Ama la tua casa, e se ne sei lungi pensa a lei»

Milano ricorda Giuseppe Roi (1924-2009) e la donazione di Villa Fogazzaro al FAI

(mi-lorenteggio.com) Milano, 11 aprile 2024. «Ama la tua casa, e se ne sei lungi pensa a lei». Con queste parole scritte da Antonio Fogazzaro nel 1873 il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano invita il pubblico giovedì 2 maggio alle ore 18.30 a Villa Necchi Campiglio, Milano, a un incontro in ricordo di Giuseppe “Boso” Roi (nella foto) (Vicenza 1924-2009), pronipote dell’autore di Piccolo mondo antico, che nel 2009 ha lasciato al FAI l’amata casa di famiglia, Villa Fogazzaro Roi a Oria di Valsolda (CO), Bene regolarmente aperto alle visite. In occasione del centenario della nascita del marchese Roi, il FAI intende illustrare la sua figura, il suo mecenatismo e l’attività in ambito culturale, che si è concretizzato anche con la scelta di affidare la villa alla cura, alla gestione e alla valorizzazione della Fondazione. Alla serata parteciperanno Paola Marini, Presidente della Fondazione Roi; Antonio Di Lorenzo, giornalista; Lucia Borromeo, Ufficio Valorizzazione FAI, e Giovanni Ceschi, nipote di Giuseppe Roi, con il coordinamento del giornalista Marco Carminati (evento a ingresso libero fino a esaurimento posti).

Giuseppe Roi, uomo di grande cultura e intelligenza, si impegnò per tutta la vita in iniziative per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico veneto, in particolare vicentino. A soli trent’anni divenne presidente della Società del Quartetto di Vicenza; nel 1958 portò alla costituzione dell’Ente per le Ville Venete; fu il primo presidente della sezione locale di Vicenza di Italia Nostra, fondata negli ultimi mesi del 1965, e fu tra i soci fondatori e vice presidente di Europa Nostra; fondò nel 1964 con Piero Gazzola, storico soprintendente di Verona, l’Istituto Italiano dei Castelli; fu in prima linea nel propugnare l’inserimento di Vicenza e delle ville palladiane tra i siti protetti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità; ancora, fu molto attivo nell’azione per la salvaguardia di Venezia, prima come vicepresidente del Comitato Italiano per Venezia e componente di Save Venice e successivamente come membro del comitato internazionale di Venetian Heritage.

Il marchese Roi amò molto la casa di Oria, affacciata su un angolo intoccato del Lago di Lugano, luogo prediletto delle sue vacanze estive da bambino. La ereditò nel 1960, in quanto nipote di Teresa Fogazzaro, una delle figlie dello scrittore Antonio, il quale a sua volta era molto affezionato alla villa, definita “un ameno e tranquillo angolo del mondo caro ai sognatori e agli artisti”.  In questo contesto Fogazzaro trascorse sereni soggiorni insieme alla moglie Margherita Valmarana e ai tre figli, dedicandosi alla musica, alla scrittura, alla pesca e alle gite in barca sul lago e qui ambientò il suo capolavoro, Piccolo mondo antico: sullo sfondo delle lotte risorgimentali, l’autore ha descritto diverse sale della casa, permettendo ancora oggi di rinvenire nei dettagli dell’abitazione il paesaggio domestico dei protagonisti. Così la suggestione letteraria aleggia ancora ovunque, dallo studio con i ricordi personali dello scrittore alla biblioteca, dalla terrazzina sul lago al giardino pensile con l’Olea fragrans, “tutto fiori e verdura e profumo di rose e vaniglie”, fino alla darsena privata, dove in Piccolo mondo antico si consumò la tragica morte della piccola Ombretta.

Oggi, a distanza di circa un secolo e mezzo, architettura e natura convivono ancora, componendo parte di quell’immoto paesaggio valsoldese tanto amato dallo scrittore. Per oltre quarant’anni proprio Giuseppe Roi si impegnò a conservarlo, dedicandosi con passione alla cura e all’aggiornamento degli ambienti della dimora dei suoi avi con l’obiettivo di riportarla il più possibile al periodo fogazzariano e di celebrare nel modo più adeguato il bisnonno e le sue opere.

Durante l’incontro a Villa Necchi verrà raccontato l’amore di Giuseppe Roi per la sua casa, curata in ogni dettaglio, parte dell’eredità che il FAI qui custodisce e si impegna a tramandare alle generazioni presenti e future. A partire dal 2009 la fondazione ha realizzato alcuni essenziali lavori per la sicurezza e il restauro dell’edificio e delle raccolte – dalla collezione di ceramiche, dove vengono accostati servizi ottocenteschi inglesi a prodotti settecenteschi di manifatture fiorentine (Doccia) o veneziane (Cozzi) fino a piccoli manufatti d’arte popolare, d’uso comune o inconsueti – predisponendo allo stesso tempo la valorizzazione del Bene.

L’intervento più recente ha riguardato le cantine e i depositi al piano terra, restaurati e trasformati in spazi di accoglienza e di introduzione alla visita per il pubblico che si reca alla villa sempre più numeroso: biglietteria; negozio con prodotti FAI e tipici del territorio; un salottino d’attesa e uno spazio di valorizzazione dove si può assistere alla proiezione del film di Mario Soldati Piccolo mondo antico (1941), in parte girato a Villa Fogazzaro. Pochi mesi fa, inoltre, è stato affrontato un importante intervento di manutenzione straordinaria e di miglioramento strutturale sia sui tetti sia sulle murature della dimora.

In occasione dell’incontro si potrà acquistare la Guida del FAI Villa Fogazzaro Roi.

Visita alla casa di Oria tra storia e letteratura, a cura di Lucia Borromeo Dina, Skira (2021)

Sempre per celebrare la ricorrenza del centenario della nascita di Giuseppe Roi, domenica 9 giugno alle ore 10 a Oria si terrà la Santa Messa in memoria del Marchese nella chiesa di San Sebastiano. Seguiranno alle 11 a Villa Fogazzaro Roi i saluti di Giuliano Galli, Area Manager FAI Lombardia Prealpina, e dell’Amministrazione comunale di Valsolda e Montegalda; il racconto dedicato alla villa e alla figura di Giuseppe Roi con Lucia Borromeo; il ricordo di Giuseppe Roi da parte del nipote Alessandro Ceschi e di Giorgio Mellone, suo fidato maggiordomo. Dalle ore 11 alle 16.30 si susseguiranno speciali visite guidate incentrate su Giuseppe Roi, mentre alle 14 è in programma la visita racconto per famiglie e bambini con laboratorio finale. Alle 16 il concerto di musica classica in memoria del Marchese. 

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