Parco delle Cave: a Italia Nostra la cura del parco

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    PARCO DELLE CAVE. A ITALIA NOSTRA LA PROGETTAZIONE, LA REALIZZAZIONE, LA CURA E LA PULIZIA DELL’AREA

    Il Consiglio comunale di Palazzo Marino ha dato il via libera all’accordo tra Amministrazione e la onlus Italia Nostra che continuerà a gestire l’area verde del Parco delle Cave (Zona 7). La delibera che è stata approvata ha come oggetto: "Approvazione delle linee di indirizzo necessarie alla redazione di un accordo di collaborazione tra il Comune di Milano e Italia Nostra onlus per lo sviluppo e la cura del Parco delle Cave". Si tratta di un provvedimento importante perché coinvolge direttamente tre soggetti protagonisti della vita pubblica: l’Amministrazione comunale, le associazioni e i cittadini.
    La delibera è stata illustrata in Consiglio dall’assessore ai Parchi e Giardini Maurizio Cadeo.
    "Come sappiamo, il Parco delle Cave rappresenta una grande vittoria innanzitutto per il Comune e per la città di Milano. Accogliendo le segnalazioni dei cittadini, le precedenti amministrazioni hanno risollevato la zona ovest della città da un profondo degrado ambientale e sociale. Questo è potuto avvenire grazie al desiderio di rinnovamento e all’impegno costante di associazioni locali, comitati di quartiere, Consiglio di Zona e cittadini che, uniti da un obiettivo comune, hanno deciso di impegnarsi in prima persona e sensibilizzare le istituzioni.
    I primi progetti di riqualificazione risalgono agli anni ’80, ad essi fanno seguito i primi interventi di sistemazione delle aree verdi, già di proprietà pubblica. Nel 1997 l’Amministrazione comunale ha affidato a Italia Nostra le aree pubbliche, vagliando nel contempo le aree da acquisire, previo esproprio al fine di allargare i confini del Parco.
    Mi sto soffermando sulla storia del Parco del Cave perché è fondamentale per la comprensione della delibera.
    Oltre a Italia Nostra, che come ricordiamo, ha stipulato una convenzione scaduta il 31 dicembre 2005, all’interno del Parco si sono insediate diverse associazioni, che hanno collaborato attivamente per il suo sviluppo e la sua valorizzazione. Non mi riferisco solo all’aspetto puramente ambientale, ma anche all’aspetto sociale; alle iniziative di aggregazione e di integrazione per restituire questo ampio spazio verde alla fruizione dei cittadini. Le associazioni hanno promosso e continuano a promuovere attività sportive, culturali e di socializzazione. Vorrei sottolineare il prezioso contributo per debellare lo spaccio di droga e la microcriminalità all’interno del Parco.
    Nell’arco degli anni, i progetti realizzati da Italia Nostra, in particolare relativi a Cascina Caldera e a Cava Cabassi, hanno trasformato l’area in distese erbose, abbellite da quattro laghi d’interesse scientifico e attrezzature per il tempo libero. Oggi il Parco delle Cave si estende su una superficie di 135 ettari, premiati dall’Unesco con il titolo di "Tesoro del Mondo".
    Adesso, a convenzione scaduta, per garantire al Parco un futuro sicuro e sereno, occorre uno strumento che tenga conto delle istanze della città, dell’interesse collettivo, del bene comune. La nostra delibera è concepita nel pieno rispetto della legge e dei cittadini. Riconosce a Italia Nostra l’importante ruolo svolto nella riqualificazione ambientale del Parco. Riconosce, allo stesso tempo, a tutte le altre associazioni, il merito di un apporto significativo nel sociale. Un apporto concreto ma finora rimasto dietro le quinte. La delibera segue un percorso razionale. Stabilisce in modo chiaro un criterio di equità di tutti i soggetti davanti alla Pubblica Amministrazione. Si pone in ascolto delle associazioni, che da 10 anni lavorano all’interno del Parco, riconfermando l’alto valore di un autorevole soggetto come Italia Nostra.
    L’Amministrazione ha il preciso dovere di garantire a singoli soggetti pari opportunità e pari dignità , riconquistando pienamente il suo ruolo di vigilanza sulla cosa pubblica, senza demandare ad altri questo compito essenziale per il rispetto dei cittadini e della democrazia. Ai nostri occhi non esistono e non possono esistere figli di un Dio minore.
    Con questo provvedimento intendiamo riconfermare i finanziamenti a Italia Nostra per la progettazione, la realizzazione, la cura e la pulizia del Parco. Le associazioni storicamente presenti all’interno del Parco, avranno, come è giusto, la possibilità di stipulare contratti di collaborazione con l’Amministrazione, negli ambiti di competenza, che non interferiranno con le mansioni e la professionalità di Italia Nostra. Le associazioni avranno dunque, correttamente, come loro unico interlocutore, l’Amministrazione comunale.
    In sintesi, possiamo così elencare le linee guida della delibera:
    l’Amministrazione riconosce il principio dell’alta vigilanza, in nome del quale esercita, nell’interesse della collettività, un controllo sui beni pubblici, aprendo a tutti i soggetti in possesso dei requisiti richiesti, e offrendo loro la possibilità di stipulare contratti di collaborazione per la realizzazione di progetti a sfondo sociale all’interno del Parco
    L’Amministrazione riconferma l’accordo con Italia Nostra per la progettazione, la realizzazione, la cura e la pulizia del Parco.
    L’associazionismo è per noi un valore e rappresenta per la nostra città un patrimonio culturale inestimabile. Siamo convinti che lo spirito di collaborazione alla fine prevarrà. L’obiettivo comune è creare un circolo virtuoso dove Italia Nostra, le altre associazioni, i cittadini collaborino, animati da nobili sentimenti e dall’amore per la nostra città.
    Il Parco delle Cave sarà ancora più bello, più vivo, sicuro e funzionale.
    Rivolgo l’invito a tutti voi, a tutte le forze politiche che formano il Parlamento cittadino, per sostenere questa delibera, scritta pensando ai milanesi che, grazie a Italia Nostra e alle altre associazioni, hanno ritrovato il loro Parco.
    A questo proposito vorrei pregarvi di accogliere l’invito del Sindaco che, a mio avviso, riassume lo spirito della delibera: "lavoriamo tutti insieme".Fonte Comune di Milano


     

    RACCOLTE 14.159 FIRME PER IL PARCO DELLE CAVE  

    Ieri, lunedì 30 ottobre 2006, sono state consegnate 14.159 firme al Sindaco Moratti per chiedere di confermare l’esperienza condotta e gestita da 10 anni insieme a Italia Nostra
    Il 31 dicembre 2005 è scaduta la convenzione tra Italia Nostra e il Comune di Milano per la realizzazione del Parco delle Cave.
    Da alcuni mesi, si sta  comunque lavorando per rispetto verso i cittadini che frequentano l’area per mantenere i delicati equilibri che ne regolano lo sviluppo.

    La nuova Amministrazione Comunale sembrerebbe che non sia intenzionata a non proseguire con il modello proposto fino ad oggi, ossia una gestione unitaria con un unica progettualità, avendo intenzione di assegnare parti di parco ai singoli soggetti presenti rischia di riconsegnare alla Città un parco frammentato, rinunciando all’idea di un grande parco aperto a tutti.

    Il conteggio delle firme si è concluso domenica 29 ottobre, ma, continuano
    ad arrivare sottoscrizioni e messaggi di solidarietà

    Le oltre 14.000 firme sono state raccolte tra i cittadini di Baggio e della
    grande Milano, attraverso una rete di solidarietà: gruppi organizzati e
    singoli individui, che non si spiegano perché interrompere a metà un lavoro
    avviato con successo, che ha trasformato in pochi anni un’area fortemente
    degradata in uno dei più bei parchi pubblici milanesi.

    I firmatari sono uomini e donne, tra i 16 e i 92 anni, prevalentemente
    residenti a Milano, spesso nelle aree limitrofe al parco. Dall’analisi di un
    campione rappresentativo, è stato possibile trarre dei dati a fini
    statistici. I firmatari sono:

    50 % uomini
    50 % donne
     78 % residenti a Milano città
    19 % residenti nella grande Milano
    3 % residenti altrove

    9 % in età compresa tra i 16-25 anni
    14 % in età compresa tra i 26-35 anni
    22 % in età compresa tra i 36-45 anni
    23 % in età compresa tra i 46-55 anni
    17 % in età compresa tra i 56-65 anni
    11 % in età compresa tra i 66-75 anni
    3 % in età compresa tra i 76-85 anni
    1 % oltre 86 anni81 % nati nel nord Italia
    2 % nati nel centro Italia
    15 % nati nel sud Italia
    2 % nati all’estero

    Con la sottoscrizione della petizione i cittadini chiedono al Sindaco
    Letizia Moratti:
    · di confermare il modello di gestione unitaria che fin qui ha
    prodotto risultati di qualità evidenti a tutti, rinnovando l’affidamento
    della convenzione con le stesse modalità del decennio trascorso
    · di garantire la prosecuzione del modello che ha consentito la
    partecipazione dei cittadini e di numerosi Associazione, non solo zonali,
    nella costruzione del Parco
    · di confermare la presenza e il ruolo delle Associazioni insediate
    nel Parco, nel quadro unitario dello sviluppo dei servizi forniti ai
    cittadini
    · la presentazione pubblica dei progetti di rilancio del Parco che
    giacciono da diverso tempo nei cassetti dell’Amministrazione comunale

    La petizione è stata promossa dal Comitato di salvaguardia del Parco delle
    Cave, un cartello di 16 realtà sociali [1] attive sul territorio del Parco
    delle Cave. Se ne sono già aggiunte molte altre (9) [2]

    [1] Associazione Amici cascina Linterno, Associazione Roberto Ronchi,
    Associazione Unione Pescatori Cava Aurora, Associazione Vivere Baggio,
    Associazione Vivere Quinto, AVIS, Circolo ARCI Ugo brenna, Comitato Via
    Rossellini, Comitato Via Cividale, Comitato vie Mar Nero/Nikolaievka,
    Comitato Quartiere Valsesia, Gruppo Sommozzatori GEOS, Il Gabbiano, Italia
    Nostra Parco delle Cave, Ovestmania

    [2] Legambiente Lombardia, Circolo Legambiente Milano-Ovest, Università
    degli Studi di Padova Dipartimento territorio e sistemi agro- forestali,
    Federazione Italiana Amici della Bicicletta FIAB onlus, FIAB Ciclobby,
    Gruppo archeologico milanese, Ortisti Masone, Ortisti Parea, Contratto
    Mondiale per l’Acqua.

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