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Sicurezza stradale, parte il piano regionale

Milano 5 maggio 2007 – Si chiama Lombardy Safety Card l’innovativa proposta di una "Patente Plus" per i giovani: una carta che incentiva i giovani a guidare con correttezza, a rispettare le regole, a non mettere a repentaglio la sicurezza e la vita propria e altrui. Ne ha illustrato i contenuti il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, insieme al prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi (in rappresentanza dei prefetti di tutta la Lombardia), all’assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Massimo Ponzoni, e all’assessore alla Sicurezza della Provincia di Milano, Alberto Grancini (in rappresentanza dell’Unione delle Province Lombarde).

"Regione Lombardia – ha detto il presidente Formigoni – ha deciso di dare un segnale forte e fattivo con l’introduzione delle linee guida per la sicurezza stradale che, condivise e integrate da tutti gli attori che operano direttamente sul territorio, portano alla effettiva introduzione di una logica di sistema".
"In questo quadro- ha aggiunto il presidente – ciascuno fa la sua parte ed il risultato finale non è la semplice sommatoria delle azioni che si sviluppano ma qualcosa di più: assumiamo questo impegno nella convinzione che una sola vita umana sprecata in un incidente stradale è per noi inaccettabile".
Obiettivo della Regione è ridurre il numero degli incidenti stradali – che è già minore della media nazionale ed in discesa – del 50%, rispetto al 1999, entro il 2010. Gli stanziamenti per la sicurezza, dal 2002 a oggi, sono stati di 100 milioni di euro.

La condivisione di obiettivi e di azioni è stata evidenziata dal prefetto di Milano che ha apprezzato "il modo proficuo con cui il Piano Sicurezza Stradale e le iniziative attivate da Regione Lombardia affrontano in maniera sinergica i problemi".
"Quello della Lombardia – ha aggiunto – è un ottimo modello di lavoro che ben interpreta il ruolo che la riforma federalista attualmente in discussione in Conferenza Stato -Regioni".

La proposta della Lombardy Safety Card prevede una patente "rinforzata" da attività collaterali, quali corsi di guida sicura, offerti sotto forma di voucher, spendibili presso le scuole guida e i centri convenzionati, a condizione che chi ne usufruisce mantenga una condotta di guida virtuosa, senza incorrere in infrazioni o causare incidenti per due anni dal conseguimento della patente.
Alla scadenza, verificati i requisiti, sarà in pratica consegnato a ciascun "buon guidatore" un congruo rimborso a compensazione dei costi sostenuti per la patente.
Questa iniziativa sarà inizialmente sostenuta da Regione Lombardia in via sperimentale con 13 milioni di euro in tre anni, al termine dei quali si procederà ad una sua valutazione.

IL COMITATO REGIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE

La "Patente Plus" è un esempio concreto significativo che si affianca alle numerose e articolate iniziative previste dal Piano Sicurezza Stradale, le cui linee guida sono state presentate durante i lavori del Comitato Regionale per la Sicurezza Urbana, il tavolo permanente di coordinamento e di condivisione con gli Enti locali sui temi della sicurezza e soprattutto della prevenzione, istituito nel 2003 con la legge regionale n. 4.
Il Comitato ha il compito di coordinare le molteplici iniziative degli Enti locali, dei privati, delle forze dello Stato, per definire azioni congiunte per la sicurezza stradale.
"La riunione del Comitato – ha sottolineato l’assessore Ponzoni – costituisce, primo esempio del genere in Italia, un momento di confronto, dialogo e condivisione di obiettivi finalizzati a rispondere alla crescente domanda di sicurezza da parte dei cittadini lombardi. Quando, entro la fine del 2007, potremo disporre di dati certi relativi all’incidentalità stradale, mettendo a sistema le conoscenze di tutte le forze dell’ordine operative sui territori, saremo in grado di predisporre ancor più adeguati strumenti necessari per migliorare la sicurezza stradale"

Il Piano regionale per la Sicurezza Stradale abbraccia tutti i settori di intervento di Enti pubblici e privati insieme: dalla educazione stradale alla formazione degli operatori, dall’intensificazione della vigilanza su strada all’individuazione dei "punti neri" nella viabilità e agli interventi infrastrutturali da suggerire per migliorare la visibilità e in generale ridurre i fattori di rischio.
Il PRIM (Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei rischi) 2007-2010 individua l’incidentalità stradale come uno degli 8 "grandi rischi" presenti sul territorio lombardo e prevede per il governo regionale un ruolo propositivo per sviluppare politiche di intervento preventivo e di coordinamento, ponendosi anche come momento di congiunzione tra i livelli di governo nazionale e locale.

L’OSSERVATORIO REGIONALE

Il Piano regionale Sicurezza Stradale – che si inserisce nello scenario disegnato dal PRIM – prevede in particolare l’istituzione di un Osservatorio Regionale, un tavolo specifico di confronto e valutazione congiunta delle azioni, a cui partecipano tutti i soggetti interessati.
Ne fanno parte rappresentanti tecnici delle Province e dei Comuni con più di 50.000 abitanti, del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’ANAS, dell’ ACI, di Autostrade per l’Italia, di Milano Serravalle – Tangenziali, di ANIA – Fondazione per la sicurezza stradale, di alcune Fondazioni e ONLUS rappresentanti dei familiari delle vittime della strada, e delle Direzioni regionali Sanità e Infrastrutture e Trasporti.
Le funzioni principali affidate all’Osservatorio riguardano l’analisi dei dati e l’individuazione di iniziative nell’ambito del Piano Sicurezza Stradale.

LE LINEE GUIDA DEL PIANO

Di questo Piano sono state discusse e condivise le linee guida e le azioni da completare nel 2007 e nel triennio 2008-2011.

Nel 2007:
– realizzazione di una rete regionale di centri di guida sicura, dove si terranno corsi mirati a rendere l’utente più consapevole dei potenziali pericoli e dei limiti di conducente, veicolo e infrastruttura, e ad insegnargli comportamenti corretti per un approccio "sicuro" di guida;
– creazione di un Sistema delle conoscenze dell’incidentalità stradale per l’acquisizione, da parte delle Polizie locali, dei dati relativi al rilievo degli incidenti stradali, onde disporre di un quadro conoscitivo esaustivo ed omogeneo;
– identificazione di interventi sui punti critici.

Nel triennio 2008 – 2011:
– progetto "Patente plus", al fine di promuovere, in collaborazione con le Autoscuole lombarde e con UNASCA Lombardia, l’implementazione del bagaglio tecnico e culturale specifico degli istruttori di guida e l’accesso a corsi di guida sicura ai cittadini che hanno intenzione di conseguire la patente istituzionale;
– adeguamento del Centro di guida sicura di Monza- Brianza (autodromo di Monza) in collaborazione con l’ACI, al fine di estendere la rete regionale di centri di guida sicura e promuovere l’autodromo di Monza come un centro di eccellenza del mondo automobilistico anche in termini di promozione della sicurezza stradale;
– rafforzamento di dispositivi di sicurezza sulle strade urbane ed extraurbane, a cominciare dai punti critici identificati;
– collaborazioni specifiche con Politecnico di Milano e l’ACI per lo sviluppo di ricerche nel campo della sicurezza del veicolo e delle infrastrutture;
– ottimizzazione delle risorse statali previste dal Piano nazionale della Sicurezza Stradale e dai relativi piani di attuazione con ridefinizione dei bandi di finanziamento in base ai risultati precedentemente ottenuti e alle esigenze riscontrate;
– ottimizzazione delle risorse regionali FRISL(Fondo Ricostruzione Infrastrutture Sociali in Lombardia) in collaborazione con la Direzione generale Infrastrutture e Mobilità con ridefinizione dei bandi di finanziamento a seguito dei risultati precedentemente ottenuti e alle esigenze riscontrate;
– estensione del sistema delle conoscenze dell’incidentalità stradale anche in collaborazione con Carabinieri e Polizia Stradale.

GLI STANZIAMENTI DELLA REGIONE PER LA SICUREZZA STRADALE

Più in generale la Regione Lombardia ha finanziato interventi importanti per migliorare la sicurezza stradale. In attuazione del Piano Nazionale Sicurezza stradale (opere principalmente infrastrutturali ma anche campagne educative), ha partecipato finanziariamente con oltre 27 milioni di euro alla realizzazione di circa 200 interventi in due anni che hanno attivato finanziamenti per quasi 112 milioni di euro.
Per quanto concerne i FRISL, la Regione ha concesso finanziamenti per la viabilità minore, interventi per la sicurezza stradale (solo infrastrutturali) assegnando contributi per la maggior parte a rimborso (mutui ventennali a interesse zero) e in piccola parte a fondo perduto, come segue:
– FRISL 2002-2004: 47 interventi finanziati per oltre 12 milioni di euro, di cui 7,65 provenienti dal bilancio regionale;
– FRISL 2004-2006: 36 interventi finanziati per quasi 14 milioni di euro, di cui oltre 11 provenienti dal bilancio regionale.
Recentemente si sono concluse le istruttorie del bando FRISL 2006-2008: saranno finanziati 95 interventi, per un importo complessivo di oltre 40 milioni di euro dei quali quasi 29 provenienti dal bilancio regionale.

Redazione + LN

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