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"La scuola siamo noi" e "noi non siamo quelli di YouTube"

(mi-lorenteggio.com) 19 maggio 2007 – Da domani al 25 maggio scuole aperte in tutta Italia, per far vedere che "La scuola siamo noi" e "noi non siamo quelli di YouTube". Dopo mesi in cui la scuola italiana è stata al centro dell’attenzione mediatica per pochi episodi, seppur gravi, che ne hanno offerto un’immagine distorta, il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha invitato le scuole italiane a mostrare con orgoglio ciò che sono e a presentare i tanti progetti innovativi di tutti gli studenti e docenti che meritano di essere conosciuti. La risposta non si è fatta attendere: saranno 42.000 le scuole italiane coinvolte con 8 milioni di studenti e 1 milione di docenti che apriranno la porte a quanto di meglio c’è nelle aule italiane. La settimana di iniziative sarà visibile sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione www.pubblica.istruzione.it  tramite un collegamento presente in home page. I primi ad attivarsi sono stati studenti, docenti e genitori con una rappresentatività di tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado, dall’infanzia alle superiori. Istituzioni, famiglie e società civile sono state coinvolte a livello locale per testimoniare il forte legame e il ruolo sociale e civile svolto nel territorio di riferimento dalle istituzioni scolastiche. Sul sito sono stati segnalati 125 progetti d’eccellenza e presentati 20 calendari regionali di iniziative e 103 provinciali. I Direttori degli Uffici scolastici regionali e provinciali insieme con gli enti locali, gli istituti di ricerca e le associazioni professionali e disciplinari hanno selezionato centinaia di "buone pratiche" in tutta Italia, comprese le scuole che si trovano a lavorare in posti difficili, come quelle delle piccole isole o dei comuni montani. Durante la settimana verranno attivati: forum di discussione su tematiche di particolare interesse; un’area di documentazione informatica, appositamente predisposta, che rappresenterà una sorta di "lavagna virtuale", grazie alla quale le istituzioni scolastiche potranno condividere le loro esperienze; un’area che accoglierà prodotti multimediali realizzati dai ragazzi riferiti a momenti significativi e positivi vissuti all’interno della scuola.  Per gli appuntamenti in Lombardia, clicca qui http://www.indire.it/lascuolasiamonoi/gallery/calendari/Lombardia.pdf .Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della settimana "La scuola siamo noi", ha inviato al Ministro della Pubblica Istruzione, on. Giuseppe Fioroni, e, suo tramite, a tutti gli studenti, gli insegnanti e i lavoratori del sistema educativo nazionale, un messaggio in cui sottolinea il ruolo centrale che la scuola italiana ha assolto ed assolve: "Le esperienze positive che in questa settimana si portano all’attenzione dell’intera opinione pubblica testimoniano – contro ogni enfatizzazione di limiti e distorsioni – che la scuola, pur tra difficoltà e problemi, e’ una realtà ricca di energie sane, capace di concorrere all’educazione civile e all’integrazione sociale dei giovani coltivando in pari tempo la solidarietà in una realta’ dove sempre piu’ forte e’ la presenza di studenti di origine straniera. Il suo ruolo è essenziale nel contrastare fenomeni di bullismo e di prepotenza, educando a vivere nella comunità sociale, e nel promuovere le condizioni per un pieno sviluppo della personalita’ di ciascuno, senza lasciare spazio a comportamenti fuorvianti e tantomeno alle tentazioni dell’alcolismo e delle droghe. Oggi più che mai la crescita e la competitivita’ dell’Italia sono legate al capitale di conoscenza, competenze e fiducia che la scuola trasmette. e’ qui che si produce quel patrimonio di cultura che è la risorsa piu’ preziosa per il paese; ogni giovane, tramite lo studio che è ad un tempo fatica e alta gratificazione, può puntare a raggiungere gli obiettivi che si prefigge nella vita. Dobbiamo far sì che nelle scuole italiane si coniughino tradizione e innovazione, spirito di emulazione e solidarietà, attività di formazione e occasioni di socializzazione. di questo grande sforzo va dato atto al lavoro, non sempre adeguatamente riconosciuto, di tanti docenti che dalle elementari al liceo sono impegnati a costruire il futuro dei nostri giovani".

Redazione

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