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VI edizione del concorso "Il vino nella letteratura, nell’arte, nella musica e nel cinema"

(mi-lorenteggio.com) 17 giugno 2007 –  Domenica 3 giugno, presso la casa natale dello scrittore Cesare Pavese, si è svolta la cerimonia di premiazione della VI edizione del concorso “Il vino nella letteratura, nell’arte, nella musica e nel cinema” promosso ed organizzato dal CEPAM (Centro Pavesiano Museo Casa Natale), presieduto dal Prof. Luigi Gatti, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Santo Stefano Belbo.

La giuria, presieduta dalla prof. Giovanna Romanelli, già docente alla Sorbona, e composta da Luigi Gatti, Arnaldo Colombo, Luciana Calzato e Giuseppe Brandone, ha assegnato i premi consistenti in una ricca selezione di vini e spumanti, messi a disposizione dalla Cantina Sociale “Vallebelbo”, sponsor ufficiale della manifestazione.

Per la Narrativa Edita è risultato vincitore Piero SORIA, di Torino, con il romanzo Il paese dell’uva nera – Ed. La Stampa. Questa la motivazione:”E’ un romanzo davvero insolito e capace di catturare l’attenzione del lettore dalle prime pagine fino alla fine. L’autore mescola con sapiente maestria generi letterari e registri linguistici diversi perfettamente coesi tra loro e coerenti con il contesto e con la storia narrata, quella della giovane intraprendente religiosa, chiamata significativamente “suor moscato”(davvero si può affermare: nomem omen),che nel tranquilloe pacato centro di Santo Stefano Belbo scompagina le regole del gioco e della tradizione, senza mai rinnegarla. Una ricca galleria di personaggi, con vigore caratterizzati accompagna e connota lo svolgimento della vicenda principale, sullo sfondo dell’inconfondibile paesaggio langarolo, che per motivi tratti evoca quello della Luna e i falò di Cesare Pavese. Non manca tuttavia un riferimento alla realtà urbana attuale e ai problemi della globalizzazione. Di questo romanzo ,fatto di due diverse narrazioni intrecciate, colpisce in particolare la fiducia e la speranza che l’autore nutre negli uomini, nella loro intelligenza, nelle loro capacità”.

Nella sezione Saggistica Edita si è classificata al 1° posto LETIZIA LANZA, di Venezia con il volume Vino donne amori (di varia antichità) Ed.Supernova. La motivazione recita:”Dotto e di gradevole lettura questo libro- diviso in tre sezioni seguite da una vivace appendice,giocata sull’allitterazione (Vinum,Venenum,Venus)e sull’insolito (Ludi,ghiribizzie varie, golosità).

L’incursione nel mondo classico suggerisce al lettore uno spaccato della mentalità di quella antica cultura, che è alle radici del mondo occidentale”.

Il 2° premio è andato a Anna Maria CIRIO, DI San Damiano d’Asti, per il volume Bacco: Lieo ed ispiratore.Storie di vitigni, d’uva e di vino. Ed.Omnia Asti. Questa è la motivazione: “Il saggio propone un’interessante percorso storico, accuratamente documentato, dalla preistoria al xx secolo, in cui rilevante è il ruolo della vite, del vino e della letteratura, che attorno ad essi orbita. Conclude il lavoro una rassegna dei tesori delle colline piemontesi ovvero la storia dei vitigni tra Monferrato, Langhe e Roero”.

Flavia FRANCO,di Savigliano (CN), ha vinto la sezione Narrativa Inedita con “La cintura”. “Originale Questo racconto che elabora un’ironica parodia del genere poliziesco, dove siscontrano e incontrano culture e linguaggi diversi.

La conclusione a sorpresa vede trionfare su tutto una buona bottiglia di Arneis, capace di conciliare il tragico e il poetico di ogni esistenza”.

Il 2° premio è andato a Francesca GARDENATO, di Rivoltella del Garda (BS), per “Il magico incanto del lago e dei vini”.”La delicata storia di Marcella e di Fabrizio si snoda rapidamente sullo sfondo di un evento antico e rituale come quello della vendemmia, con il suo clima brioso e il profumo inebriante del nettare dell’uva. Gradevole la scrittura, coinvolgente il ritmo narrativo”.Il 3° premio è stato vinto da Giuseppina RANALLI, di Candiolo (TO) con “Zio Barore”. “Una vacanza in Sardegna è l’occasione narrativa di questo breve e incisivo racconto, in cui la protagonista scopre una terra ricca di fascino e di mistero attraverso gli occhi e le parole di Zio Barore, un uomo “senza età, dal volto asciutto, secco, solcato dal duro lavoro”. Le “campagne incolte” sono così percepite come “crisalidi” portatrici di vita, capaci di trasformarsi attraverso l’amore dell’uomo in “soffice fertile ventre”.

Nella sezione poesia inedita si è imposta Elena BARTONE, di Torre di Ruggiero (CZ), con Il passo della luna. “Suggestioni classiche e sensibilità moderna caratterizzano questa lirica che in un bicchiere di vino bianco oblia la percezione dolente della fugacità del tempo e della vita”.

Ao 2° posto si è classificato Pietro CERATI, di Moncalieri (TO) con Il bicchiere. “E’ un inno al vino questa poesia che, attraverso un lessico incisivo, ne esalta il vigore capace di rinnovare la vita e infonderle coraggio”.

Al 3° posto Maria Teresa BIASION, di Orbassano (TO), con Filari di viti. “Interessante ed esplicativo il sottotitolo di questa composizione che vede nell’arroganza dell’uomo il motivo della propria infelicità.Alla durezza espressiva del sottotitolo fa da contrasto il linguaggi della liruca, lieve e metaforico”.

La sezione Saggistica Inedita è stata vinta da Chiara SACCHEGGIANI, di Moretta(CN) con “Dimmi che vino fai e ti dirò chi sei”. “Saggio originale interessante che, prendendo spunto dal documentario intitolato “Mondovino”, del regista francese J.Nassiter, riflette sulla realtà attuale della produzione vinicola e ne denuncia le minacce della globalizzazione. Essa infatti rischia di cancellare una tradizione e una cultura antichissima, che passa attraverso il vino”.

A Nunzia BRUSA, di San Secondo di Pinerolo(TO), è stato assegnato il 2° premio per Le proprietà salutistiche del vino. “E’ un saggio breve ma intenso, che sottolinea le proprietà salutari del vino attraverso sintetici riferimenti storici, dalle leggende della Magna Grecia agli studi scientifici più recenti”.

Franca FUSCO OLIVO, di Trieste, si è aggiudicata il 3° posto con lL vino nell’opera lirica.”Un saggio berve, una srta di incursione sulla presenza del vino nell’opera liruca e sul suo significato. Ne emerge un vivace affresco, capace di offrire al lettore uno spaccato della società ottocentesca”.

Nella sezione riservata alle scuole è stato assegnato un riconoscimento alla Classe 5° A delle Elementari di Santo Stefano Belbo per Il vino nella storia. “Lavoro accurato e creativo, animato da una giovane e gradevole vis poetica”.

La consegna dei premi è stata preceduta dalla presentazione del volume “Sei la terra e la morte –Biografia, poetica e poesia in Cesare Pavese” settima rassegna di saggi internazionali di critica pavesiana, nuova pubblicazione del CEPAM, nell’ambito dell’Osservatorio Permanente sugli studi pavesiani nel mondo.

Ha fatto da cornice alla manifestazione la bella collettiva d’arte Dioniso a zonzo tra vigne e cantine, che ha visto la partecipazione di oltre 70 tra pittori, scuolltori e fotografi.

Redazione

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