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Goletta dei Laghi 2007

(mi-lorenteggio.com) 19 giugno 2007 – Dall’esperienza di Cigno Azzurro, l’iniziativa ideata nel 1990 da Legambiente Verona e che per sette anni ha monitorato le acque del lago di Garda, nasce Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente per la tutela e il monitoraggio delle acque lacustri italiane.

Per il secondo anno parte la Goletta dei Laghi, la campagna itinerante per informare sullo stato di salute dell’ecosistema lago e promuovere politiche di corretta gestione e salvaguardia delle coste lacustri e della biodiversità.

Accanto all’attività del laboratorio mobile, che effettuerà circa 200 prelievi per conoscere in che condizioni versano le acque, verranno organizzati incontri e dibattiti per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della salvaguardia di questi ambienti; per coinvolgerli nella cura del territorio; per mettere in rete tra le istituzioni e far conoscere agli amministratori le buone pratiche di sviluppo sostenibile che si svolgono in riva al lago.

L’itinerario di Goletta dei Laghi
14/06 – 18/06: Piediluco / Trasimeno (Umbria)
19/06 – 23/06: Avigliana grande / Avigliana piccolo / Viverone / Sirio (Piemonte)
24/06 – 30/06: Maggiore (Piemonte – Lombardia) / Lugano (Lombardia)
1/07 – 6/07: Como / Lecco (Lombardia)
7/07 – 13/07: Idro / Iseo (Lombardia) / Garda (Lombardia – Veneto – Trentino)
14/07 – 19/07: Caldonazzo (Trentino)
20/07: Santa Croce (Veneto)
21/07 – 27/07: Bolsena / Bracciano / Martignano / Albano / Nemi (Lazio)
Il monitoraggio scientifico
I tecnici di Legambiente a bordo del laboratorio mobile prelevano campioni in oltre 150 punti lungo le coste dei principali laghi italiani, eseguendo le analisi previste dalla legge sulle acque di balneazione (Dpr. 470/82) e inserendo anche alcuni dei parametri contenuti nella nuova direttiva europea 2006/7/CE.

I parametri monitorati per le acque di balneazione e analizzati dalle metodiche indicate dalla normativa vigente sono:

microbiologici: coliformi fecali, streptococchi fecali/enterococchi intestinali, escherichia coli;
chimico-fisici: temperatura dell’acqua, ph, ossigeno disciolto, conducibilità/salinità, trasparenza,
presenza di materiale oleoso in superficie e di tensioattivi.

I punti di prelievo vengono scelti tra quelli riportati sul Rapporto del ministero della Salute sulla qualità delle acque di balneazione, incrociati con quelli che vengono indicati dai comitati regionali di Legambiente. I prelievi sono effettuati dalla riva, a una profondità di circa 30 cm sotto il pelo libero dell’acqua, a una distanza dalla battigia tale che il fondale abbia una profondità tra gli 80 e i 120 cm.

Redazione

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