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Cesano, verso il P.D… un dibattito stranamente affossato

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone 09 luglio 2007 – Lo scorso 26 giugno, il giorno prima che Veltroni a Torino giurasse per il P.D, nella Sala della Trasparenza, luogo scelto, forse anche per mostrare agli ospiti la laboriosità, grandiosità e operosità della giunta DS-Margherità, nonchè fiore all’occhiello dell’estro dell’architettura cesanese, grazie anche alle
parsimoniose tasche dei cittadini cesanesi, si è tenuto il dibattito pubblico "Verso il partito democratico", un’iniziativa politica, che si proponeva di un stimolare un confronto ampio ed autentico sulle strategie future nel centro-sinistra e comunicarle ai cittadini.

Ospiti e relatori della serata sono stati Maria Grazia Fabrizio, consigliera regionale della Margherita, e Franco Mirabelli, segretario dei Ds della provincia di Milano, che hanno esposto l’evoluzione e il perchè della necessità di creare ex-novo un partito. In sostanza, non un movimento, non la mera fusione di due partiti, ma, un partito nuovo creato da una consulta, che non dimentica il passato, ma, guarda al futuro con al centro i cittadini e i loro problemi anche quelli della sicurezza e quelli cari alla "questione settentrionale". Così, dopo una digressione generale sull’evoluzione del pensiero che ha posto in essere la nascita di questo partito, che cosa è successo qui a Cesano?

A fianco dei due relatori, oltre ai segretari locali dei due partiti, anche due cronisti locali, che erano lì personalmente, non rappresentavano i giornali per cui collaborano. Tanto per la cronaca, una che scrive su un giornale locale non prettamente cesanese, l’altro per un periodico di un’associazione culturale (che fa politica univoca a sinistra), entrambe i giornali comunque sono "filogovernativi ". Preciso, che non metto alcun nome solo per non fare pubblicità, visto che uno dei due cronisti è
ufficiosamente dato in lista per il P.D. Cesano. (cmq leggi dopo, che vi dico chi è uno dei due cronisti). Fatto sta che le domande dei due cronisti locali, come parrebbe ovvio, non sono state le seguenti:

– a quando la costituente cesanese e come realizzarla?
– primarie anche a Cesano?
– a Cesano che cosa succederà con la costituzione del partito democratico nel centro-sinistra?
– alle prossime elezioni avremo il P.D. a Cesano?
– varie ed eventuali sulla situazione cesanese?
– come sarà il vs rapporto con le altre componenti del centro-sinistra? Il rapporto con gli altri comuni del sud-ovest Milano?

Nulla di tutto ciò…

Stranamente con tutte le domande che si possono fare quando si va alla nascita di una nuova realtà, qualunque essa sia, che domande sono state poste dai due cronisti? Naturalmente, due domandine a caso: una sui Dico e una sul ruolo della religione cattolica nella politica di un partito di centro-sinistra… della serie come distruggere e portare nel caos completo qualsiasi dibattito politico pubblico, figuriamoci durante la  presentazione di un nuovo partito, a quale difficoltà si portano i relatori.

Le due domande: quella sui dico è stata fatta casualmente dalla cronista del giornale cattolico non prettamente cesanese e l’altra, quella su come conciliare il cattolicesimo con la parte laica del partito è stata fatta casualmente dal cronista del periodico "filo-comunista" cesanese; cronista tra l’altro, che si vocifera, sia stato in lizza per essere chiamato a sostituire Fontanella, non come assessore all’ambiente, ma, con una carica legata alle finanze, quindi, nella sostanza pupillo del Sindaco, se le voci siano vere.
Fatto sta che, vista la chiara esposizione dei due relatori, che hanno analizzato tutta la fase costituente dello stesso, le domande dei due cronisti, casualmente, hanno affossato il dibattito riducendo la costituzione del Partito Democratico Cesanese ad un pietoso scontro immenso di idee personali sul niente; idee il cui succo riassunto era: "io sono più
cattolico di te, io sono un infedele," etcc…caos totale insomma.
Questo anche è avvenuto perchè più che a far capire ai cittadini questo nuovo partito erano interessati a porre questioni di mero interesse "privato" e di parte.

Un dibattito per questo senza dubbio affossato perchè a parlare di Partito Democratico a livello locale, significava probabilmente anche far scoprire le carte, mettere in gioco le future "cadreghe" anche quella futura del cronista… della serie "per il momento è meglio non toccare questo tasto!"

Che cosa succedeva fuori intanto dalla sala? Fuori, tutti i massimi dirigenti locali confermavano che alle prossime elezioni a Cesano ci sarebbe stato il partito democratico, se costituito a livello nazionale ovviamente. Parlavano fuori perché come scritto sopra, ciò non era interessante per il dibattito.

Tra gli interventi ne segnaliamo due, anzi tre. Il più serio e concreto,è stato quello di un rappresentante del Partito dei Pensionati, che ha consegnato una lettera da portare al tavolo costituente, con una lunga "lista della spesa" costruttiva contenente l’elenco delle difficoltà dei pensionati e della quotidianità.

La corrente di Alleanza Riformista nel sud-ovest Milano

Il politico più deciso e consapevole di questo decisivo passaggio al P.D., che ha messo in seno al dibattito alcuni temi che non sono stati sviluppati nel corso della serata, è  stato Nicola Bersani, che rappresenta in sede locale"Alleanza Riformista", componente interna dello SDI.  Bersani Nicola già capo gruppo dello SDI in Consiglio Comunale a Cesano Boscone , segue gli orientamenti dell’assemblea nazionale del 14 maggio, promossa dall’Onorevole Ottaviano del Turco, già Segretario del Psi1992/1994, attuale Presidente della Regione Abruzzo, fra i più autorevoli e stimati esponenti socialisti e oggi componente del Comitato promotore del Partito Democratico. << Dal punto di vista strettamente politico la componente di "Alleanza Riformista " – ha dichiarato nel suo intervento Bersani –  si prefigge di chiudere in modo definitivo la stagione della Rosa nel Pugno, mai pienamente condivisa a livello locale, e provinciale. In particolare non è mai stata condivisa questa sua politica anticlericale per la quale ci ha fatto trovare molte volte a disagio, oltre alla necessità di fare chiarezza politica sulla costituente socialista e di aprire un confronto con il Partito Democratico. Dobbiamo dare vita al Partito Democratico non per un’esigenza dei DS o della Margherita . No. Il Partito Democratico è una necessità del Paese, serve all’Italia, anche ma non solo, per diminuire i partiti.
Auspichiamo di dare vita ad un soggetto politico non solo moderato o centrista, bensì progressista, riformista e riformatore che applichi la modifica del titolo V^ della Costituzione e si rapporti con i cittadini in funzione allo loro esigenze; un motto fra tutti: "gli uffici pubblici a disposizione dei cittadini e non il contrario. Sburocratizzare gli uffici pubblici eliminare gli enti inutili, eliminare la discrezionalità , tagliare le spese della politica ( ivi compreso la riduzione dei partiti con l’unificazione dei gruppi consiliari più ampi della sola somma Ds + Margherita )" questo è anche e non solo l’ultimo segnale lanciato dal Presidente della Repubblica che noi tutti dovremmo raccogliere. Auspico che questo messaggio possa prevalere su una buona parte dei socialisti alcuni ancora restii nella loro scelta , invitandoli ad aderire al costituendo Partito Democratico cosi come era nato nel 2003 con l’adesione iniziale dello SDI e successivamente arenata per aver aderito alla Rosa nel Pugno Ritengo sia indispensabile partecipare anche alla costituente socialista lanciata da Boselli e in quella sede ci batteremo come leoni perché lo SDI non resti fuori dalla grande esperienza storica del nuovo soggetto politico della sinistra europea quale è il Partito Democratico >>

I giovani (cesanesi?) al Billionaire!

Infine, terzo e ultimo intervento, il più penoso e osceno della storia politica pubblica cesanese di questi ultimi anni. Un borbonico di età giurassica, penso, della Margherita di Buccinasco, uscito presubilmente da qualche sarcofago, finito in non so quale anfratto del parco agricolo sud milano, anzichè pensare a il perchè Loris Cereda lo ha mandato a casa, senza se e
senza ma, che cosa gli è venuto in mente di dichiarare o meglio insultare?

Che i giovani (cesanesi?) non ci sono in sala perchè sono tutti al Billionaire (locale vip alla moda in quei di Porto Cervo) a saltare e a perder tempo. No comment.
Intanto, la sala si è svuotata: il pubblico man mano andava a casa, mentre i politici erano fuori a discutere a gruppetti del P.D..

Così, dopo questo affossamento totale, dopo questa decadenza dei contenuti, dopo una bella lotta a litigar di figlie di maria, matrimoni sull’orlo di una crisi di nervi, culattoni e infedeli, in sala non si capiva più niente.

Dopo il buio, la luce e il traghettamento

Ma, all’improvviso, dopo il buio in sala, dopo questo strano affossamento, la luce in tutti i sensi, (tutti i big locali, anche donne, erano vestiti di scuro, tranne Lei che aveva un bel roseo e leggiadro e solare vestito, che casualmente emergeva dallo sfondo delle pareti della sala, che esprimeva tutto il fascino di una donna leader), ha preso parola Lei, la nostra signora di Cesano Boscone, Bruna Brembilla dei D.S., l’Al Gore cesanese, donna, che ha ripreso con energia e forza, senza prepotenza, le redini del dibattito, arenato e affossato, e trasmettendo sinergia e unione, con un inno all’ambiente, alla sua salvaguardia, ai giovani (vistosamente insultati nell’ intervento di chi l’ha preceduta), alle politiche future, ha chiuso gli interventi, traghettando così tutti i politici dei tre schieramenti presenti verso la fase costituente del P.D. Cesano, tralasciando, come qualunque persona di buon senso avrebbe fatto, le tematiche in merito ai dico e alla religione.
Meno male che hanno lei, se no… Con buona pace dei due colleghi cronisti, che hanno potuto così tornare a casa tranquilli, visto che non hanno più posto domande.
Mentre, necessariamente, sono dovuto andare all’Old Fashion, vista la lontananza del Billionaire (e il costo ovviamente), a cercare di trovare i giovani e le giovani cesanesi a chiedere loro perchè non sono venuti all’incontro. Una bella serata… indimenticabile!

Vittorio Aggio

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