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Scuola, Fioroni: "Troppi debiti formativi, credo di dover rimettere mano al ripristino degli esami di riparazione"

Roma 31 luglio 2007 – “Il 41% dei ragazzi accede con debito all’anno successivo di corso e di questi, negli anni scorsi e fino ad oggi, solo uno su quattro riesce a recuperare. Tre studenti su quattro, invece, sostengono gli esami e si diplomano pur avendo delle lacune non colmate. Questo con la nuova legge sull’esame di Stato non sarà più possibile. Ho dunque avviato un monitoraggio e ho stanziato 30 milioni di euro aggiuntivi per i corsi di recupero delle scuole. Se, nonostante ciò, dovesse perdurare questa situazione anche dopo le verifiche, credo di dover rimettere mano al ripristino degli esami di riparazione perché c’è la necessità di avere una data certa che permetta di sapere se il debito è stato superato”. E’ quanto ha affermato oggi il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni presentando i dati sugli scrutini delle superiori con particolare riguardo alla situazione dei debiti scolastici. I dati presentati oggi Il vento di una maggiore serietà soffia non solo negli esami di Stato ma anche nelle classi intermedie delle superiori: rispetto all’anno scorso diminuiscono, sia pure di poco (0,6%) i promossi che sono l’86,3%, e quindi crescono i bocciati (13,7% rispetto al 13,1% dell’anno scorso). Ed è emergenza per matematica e i debiti scolastici: ha gravi carenze in matematica 1 studente italiano su 2 di quelli ammessi con debito, non sa la lingua straniera 1 su 3 (di cui il 64% di chi fa il linguistico). Sono alcuni dei dati più eclatanti illustrati oggi dal ministro Fioroni che, a Viale Trastevere, ha presentato i risultati finali degli scrutini delle classi intermedie delle superiori. Anche nelle classi intermedie meno promossi e più debiti Giro di vite negli scrutini: rispetto all’anno scorso diminuiscono (0,6%) i promossi, che sono l’86,3%, e crescono i bocciati (13,7% rispetto al 13,1% dell’anno scorso). Le grandi criticità sono nella percentuale molto alta di debiti – pari al 41% – che gli studenti promossi si portano dietro, e che non vengono né sempre né tutti recuperati. Rispetto al 2005-2006, la percentuale di debiti cresce in modo significativo in 3 classi su 4. L’addensamento maggiore di debiti si verifica al secondo anno (37,6%) e al quarto (36,8%). Matematica, è emergenza formativa Il 44% degli studenti ammessi con debito alle classi delle superiori ha un debito in matematica, segue un 32,7% che contrae un debito in lingua e letteratura straniera, il 18,4% ha lacune in materie tecnico professionali e il 16,4% in chimica e biologia. Ma non va sottovalutato neanche il fatto che il 14,3% degli studenti ha lacune in lingua e letteratura italiana. La matematica unisce in ignoranza l’Italia da Nord (44,8% degli studenti con debito) a Sud (43,2%) passando per il Centro (44,4%) e le isole (43,9%) e accomuna trasversalmente gli indirizzi di ogni ordine e grado, in una forchetta che va dal 51,6% dello scientifico al 41,2% dei professionali. Da settembre una Commissione nazionale per la crisi delle materie scientifiche Siamo dunque di fronte a una vera e propria emergenza formativa, visibile anche nello scarso numero di studenti che scelgono all’università studi di tipo scientifico. E’ dunque indispensabile invertire la tendenza. Dal prossimo settembre sarà insediata una Commissione nazionale composta da esperti, con il compito di studiare il problema e di individuare rapidamente le misure necessarie a superarlo. Ma il 37% degli studenti arriva già dalle medie con “sufficiente” Le discipline che presentano i debiti con i valori più alti dopo la matematica sono o quelle caratterizzanti alcuni indirizzi (come latino nei licei classici e scientifici), o lingua e letteratura straniera (32,7%) che è presente in tutti gli indirizzi. E’ comunque preoccupante il valore altissimo (64%) di quest’ultimo debito nei licei linguistici. Dietro questi risultati è possibile rintracciare anche l’effetto di lacune accumulate nel tempo che non vengono recuperate tempestivamente o completamente. Lo dimostra il fatto che più di un terzo (il 37%) dei licenziati della scuola media esce con la valutazione di “sufficiente”: questo giudizio segnala l’esistenza, al termine del ciclo di base, di deficit importanti nelle competenze fondamentali, tra cui matematica e lingue. Il recupero, chi l’ha visto? Solo il 25% dei debiti vengono recuperati con i corsi perché solo il 60% degli studenti con un debito li frequenta e di questi meno della metà (il 40%) lo fa con successo. Fioroni: un debito accumulato che deve preoccuparci più di quello delle casse dello Stato “Stiamo minando le basi del leggere, scrivere e far di conto – ha commentato Fioroni – e mi chiedo come si sia potuto accumulare in questi anni un debito che per mole e gravità dovrebbe preoccuparci anche di più di quello delle casse dello Stato in quanto più destabilizzante per l’economia del Paese di quello pubblico. Perché nessuno se ne è occupato finora? Attualmente solo il 25% dei debiti viene recuperato con i corsi scolastici. Fra due anni, quando andrà a regime la riforma dell’esame di Stato, chi non ripara i debiti non potrà essere ammesso ma la legge prevede non solo il dovere del ragazzo di saldare ma anche quello della scuola di mettere tutti in grado di farlo. Questi dati ci dicono chiaro e tondo che è ora di uscire da quell’incertezza che ha fatto credere finora agli studenti che fosse possibile andare avanti senza rispondere di quel che si fa”.

Redazione

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