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Scuola, nessun ripristino degli esami di riparazione

(mi-lorenteggio.com) Roma, 17 ottobre 2007 – La precisazione è arrivata dopo che in mattinata al Senato, durante la discussione sul dl sulla scuola, è passato un ordine del giorno, presentato dal leghista Roberto Calderoli, che «bocciava» il ministro Fioroni sugli esami di riparazione. "Il ministro Fioroni – ha spiegato Calderoli – aveva surrettiziamente reintrodotto, chiamandoli in forma diversa, attraverso un semplice atto amministrativo come un decreto ministeriale, gli esami di riparazione, i famosi esami di settembre. Ma gli esami di riparazione sono stati aboliti per legge e quindi chiunque voglia reintrodurli deve far approvare una legge in tal senso da parte del Parlamento, che non può essere espropriato di questo potere decisionale".
Il Ministero della Pubblica Istruzione è sempre favorevole a riferire alle commissioni di merito su materie di propria competenza: per questo si è espresso in modo favorevole ad un odg che impegna in questa direzione. Calderoli parla impropriamente di esami di riparazione mentre nulla ha a che vedere il decreto ministeriale n. 80 che definisce le modalità e i tempi di recupero dei debiti scolastici; quindi un decreto che tratta esclusivamente il recupero dei debiti, in ottemperanza con quanto previsto dalla nuova legge di riforma degli esami di Stato (1/2007), che prevede che per l’ammissione di uno studente all’esame di Stato sia necessario il recupero dei debiti contratti negli ultimi tre anni di scuola superiore. Quindi un decreto attuativo di quanto il Parlamento ha già deliberato. Forse che il senatore Calderoli vuole veramente ripristinare gli esami di riparazione, in cui tutto il carico del recupero era sulle spalle delle famiglie e degli studenti e bastava una insufficienza in una sola materia per ripetere l’anno? Solo per il ripristino degli esami di riparazione, infatti, occorre una legge, quella che il senatore Calderoli invoca. A questo noi siamo nettamente contrari: il recupero dei debiti comporta, invece, la necessità di accompagnare i ragazzi sin dal primo quadrimestre, attraverso corsi di recupero organizzati dalla scuola nelle materie in cui sono carenti; corsi che continueranno eventualmente anche alla fine dell’anno scolastico qualora le carenze non siano state adeguatamente recuperate. L’effettivo recupero deve essere certificato dal consiglio di classe, attraverso una valutazione complessiva. Perché tutto ciò sia realizzato concretamente e puntualmente, il Ministero impegna risorse rilevanti per l’effettuazione di questi corsi di sostegno.

Redazione

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