(mi-lorenteggio.com) Corsico, 19 dicembre 2007 – Come la Pasqua scorsa mi ritrovo a scrivere una letterina al mio Sindaco di Corsico. Tutto ciò in risposta ad una sua frase pubblicata da un giornale dove criticava una mia azione. Mi sento in dovere di dargli le dovute spiegazioni richiedendo però a questo punto un suo intervento in merito.
“ Caro” (non per la confidenza di certo ma perché sotto il Natale siamo tutti più buoni ) Sig. Sindaco, leggendo la seguente frase pubblicata sul giornale locale che diceva quanto segue: “ anche a Corsico, nel nostro Consiglio Comunale, assistiamo spesso a contraddizioni che lasciano un po’ perplessi, un esempio lo ritroviamo nell’ultima seduta, dove un esponente del centro destra ha presentato una mozione con la quale chiedeva di rivedere il Regolamento del Consiglio Comunale per l’indennità di funzione ai suoi componenti e, dopo una lunga discussione, ha deciso di ritirare la proposta”.
Con questa lettera elencherò le motivazioni che mi hanno portata al ritiro della mozione dopo la discussione, anche perché molto probabilmente, visto che per impegni politici giustificati Lei non era presente chi le ha riferito il tutto, non l’ ha delucidata bene né sul contenuto della mozione né tanto meno sulla discussione che ne è scaturita.
La mozione chiedeva di aprire un discorso sull’argomento specificando che: SE…. dai discorsi che ne sarebbero scaturiti fosse stato evidenziato che quel Regolamento fosse ambiguo, chiedevo di mettere in votazione il fatto che si mettesse mano sul Regolamento, delegando la Commissione di competenza di rivederlo per poi riproporlo al Consiglio Comunale per l’approvazione.
Il nostro Regolamento in materia approvato il 10 dicembre 2003 prevedeva che chi avesse optato per il sistema di pagamento ad indennità di funzione avesse ricevuto mensilmente una quota pari al 70% della quota mensile stabilita e a fine esercizio si sarebbe dovuto conguagliare l’eventuale quota del 30%.
Poco prima delle ferie estive fu recapitata dal Dirigente una lettera che preavvisava che si stava procedendo ad effettuare i conguagli dall’ aprile 2005 al 31/12/06.
A settembre durante una riunione dei Capigruppo sia io che il Consigliere Valastro, evidenziammo seduta stante, le problematiche che un conguaglio di due anni avrebbe causato chiedendo se si fosse tenuto conto di questo aspetto. Ci fu risposto che si sarebbero informati in merito, in quanto il loro compito era quello di procedere nel rispetto dell’applicazione del Regolamento.
Sentendo le polemiche di molti consiglieri sui conguagli ricevuti, ho ritenuto opportuno richiedere dei dati in quanto mi lasciava molto PERPLESSA il fatto che, consiglieri sempre presenti dovessero rendere al comune importi elevati e molti altri molto meno presenti dovessero ricevere dal Comune importi anche in quel caso elevati.
Il 23 ottobre dopo sollecitazioni giornaliere sono entrata in possesso dei dati richiesti, attraverso i quali, la situazione per me era molto chiara, ma ho voluto lo stesso discutere la mozione perché volevo confrontarmi con chi quel Regolamento doveva applicarlo e con chi a quell’epoca presente lo aveva votato.
Fatto sta’ che gli unici a discutere quel Regolamento siamo stati io e il Consigliere Valastro, arrivando alla conferma di ciò che già pensavamo e precisamente che il Regolamento era chiarissimo era l’applicazione in tutte le fasi che era mancata.
Mi ha destato molte PERPLESSITA’ il fatto che addirittura un Presidente di una Commissione abbia dichiarato che non aveva mai letto quel Regolamento e che si era fidato di chi lo aveva votato, facendo riferimento al Consigliere Valastro.
QUALI ERANO LE PROBLEMATICHE EVIDENZIATE:
1) In merito al conguaglio era ben chiaro come sostenuto anche dal Consigliere Valastro che ciò sarebbe dovuto avvenire in base al Regolamento a fine esercizio o a fine mandato elettorale, intendendo come fine esercizio il 31 dicembre di ogni anno e come fine mandato, non il termine dei 5 anni di legislatura ma il fine mandato nel caso in cui, per qualsiasi motivazione, un consigliere avesse cessato il suo ruolo prima della fine della legislatura stessa come successo da noi già in più casi dall’aprile 2005 ad ora.
2) In merito alle assenze come da me denunciato e comprovato dall’articolo n. 5 di tale Regolamento queste avrebbero dovuto essere pagate solo nel caso in cui l’assenza rientrasse nei casi stabiliti e se il motivo dell’assenza fosse stato comunicato per iscritto ai rispettivi Presidenti entro i tre giorni successivi alla giornata stabilita per la riunione.
3) In merito al passaggio da indennità di funzione a gettone di presenza o viceversa tale passaggio doveva avvenire al 1 gennaio di ogni anno e non come successo da noi in altri periodi come rimarcato in più occasioni.
Che dire di questo Regolamento? CHIARISSIMO
L’unica cosa che lascia veramente PERPLESSI “caro” Sindaco, è che nessuno dei Presidenti delle varie Commissioni, Presidente del Consiglio in PRIMIS l’abbia rispettato.
Perché molti consiglieri si sono visti chiedere indietro degli importi anche molto sostanziosi ed ulteriori importi gli verranno ora richiesti sempre per applicare in modo corretto questo Regolamento?
1) Perché si sono fatti pochissimi Consigli Comunali. Spesso abbiamo avuto Consigli Comunali in cui vi erano all’ordine del Giorno miriadi di argomenti in discussione e molto spesso, in questi casi, gli ultimi argomenti venivano trattati con molta superficialità, mandandoli al voto senza neppure discuterli. ( vedi es. convenzione campi di calcio, privatizzazione acqua ecc..). Argomenti quali mozione sulla sicurezza discussa dopo quasi quattro mesi, solo su richiesta di Consiglio Comunale da parte di molti consiglieri, per non parlare poi di tutte le volte che argomenti sono stati presentati di corsa perché chi di dovere non si è reso conto che i termini per poter accedere magari a delle convenzioni era quasi scaduto.
2) Perché spesso le Commissioni non sono state convocate. Per esempio nella Commissione Urbanistica è capitato più volte che i commissari chiedessero di convocare più riunioni perché a volte argomenti di grande importanza quali Cascina La Guardia, Milano- Mortara, che richiedevano continui aggiornamenti venivano convocate anche dopo quattro mesi.
3) Perché contrariamente ed arbitrariamente i Presidenti tutti come consuetudine, nel non rispetto del Regolamento stesso hanno giustificato i Consiglieri sulla base di una telefonata e non con una giustificazione scritta come invece previsto. Sicuramente se i consiglieri fossero stati avvisati di ciò, non ci saremmo trovati con 114 assenze (TUTTE), non giustificate dove ora ne verranno richiesti i rimborsi.
TUTTO A CARICO DEI CONSIGLIERI CHE PAGANO PER LA NEGLIGENZA ALTRUI.
Appurato pertanto che la votazione della mozione era subordinata alla discussione che ne sarebbe scaturita e, che il risultato è ottenuto è stato che il Regolamento era chiarissimo ma non è stato applicato e, valutato che in quella occasione si voleva da parte di alcuni solo mettere mani al Regolamento per giustificare i gravissimi errori commessi, facendoli passare come errori compiuti a seguito di un Regolamento poco chiaro, avrei destato io MOLTE PERPLESSITA’ se l’avessi fatta votare. Come vede anche Lei ora è a conoscenza della vicenda e con dati e Regolamento alla mano, penso che anche lei si sarebbe comportato allo stesso modo.
Le dirò di più, cos’ha scaturito questa mozione?
Ha scaturito il fatto che chi ha effettuato questi conguagli sia corso ai ripari, cercando di applicare il Regolamento che prima non ha avuto applicazione.
In data 5 novembre u.s. è stata inviata una lettera dal Dirigente con su scritto che a seguito delle considerazioni esposte nell’ambito del dibattito del 30 ottobre, si chiedeva ai Presidenti di far pervenire alla segreteria generale le valutazioni giustificanti le assenze dei consiglieri per quel periodo ed in caso di mancata comunicazione, si procederà alla decurtazione di eventuali assenze.
Come è possibile richiedere giustificazioni anche di quasi due anni prima quando il Regolamento prevede all’articolo 5 che le giustifiche debbano pervenire entro il terzo giorno successivo all’assenza?
Alla mia richiesta fatta al Segretario Comunale in data 5 novembre u.s dove chiedevo che mi fosse messo per iscritto se vi fossero giustificazioni documentate, mi fu risposto con una lettera indirizzata anche ad un altro consigliere che non aveva fatto richiesta e diceva quanto segue: “ non esistono agli atti giustificazioni dei consiglieri comunali oggetto di valutazioni da parte dei Presidenti medesimi. Pertanto gli uffici provvederanno alle conseguenti operazioni di conguaglio ai sensi delle disposizioni del Vigente regolamento”.
ORA SI APPLICA IL REGOLAMENTO!!!! SOLO PERCHE’ ATTRAVERSO LA MOZIONE PRESENTATA E LA DISCUSSIONE CHE NE E’ SCATURITA ATTRAVERSO IL MIO INTERVENTO E QUELLO DEL CONSIGLIERE VALASTRO CI SI E’ RESI CONTO DI NON AVERLO APPLICATO PRIMA? LA MOZIONE RITIRATA HA PRODOTTO DEGLI EFFETTI PERTANTO NON SI E’ PERSO DEL TEMPO NEL DISCUTERLA.
Certo è che i consiglieri anziché essersi visti conguagliare il 30% che si aspettavano si sono visti richiedere indietro parte del 70% già percepito ed ora, altre quote per le assenze non giustificate.
Certo è che la colpa di ciò si tenderà a farla ricadere sulla sottoscritta che ha sollevato il problema nel rispetto del Regolamento.
Siccome lascia a ME MOLTO PERPLESSA il fatto che gli errori di chi non ha applicato o non ha saputo applicare il Regolamento ricadano su gli altri e, siccome esprimo molti dubbi sul fatto che il CRITERIO con cui ora sono stati effettuati i conguagli sia lo stesso attuato nel 2004, onde evitare che si arrivi a dover effettuare un terzo conguaglio, chiedo a Lei Sig. Sindaco di confrontare il criterio applicato oggi con quello applicato precedentemente e Le chiedo di darmi risposta scritta che specifichi se con il conguaglio 2004 i consiglieri tutti ad indennità hanno ricevuto un conguaglio positivo o negativo che fosse di uguale importo e se il conteggio fosse stato fatto sulle presenze del singolo o sul totale delle presenze suddiviso poi per i consiglieri.
PS: Dimenticavo! Alcuni consiglieri ad indennità hanno delegato altri nelle loro commissioni percependo entrambi il compenso, sia il delegante che il delegato. Come si faceva a non vedere che in una commissione per esempio di 9 commissari ne venivano pagati 10?
Spero Babbo Natale possa raggiungerla in tempo per il 25 dicembre con questa lettera, altrimenti se vedrà una scopa aggirarsi sui cieli di Corsico non si preoccupi, è solo la Befana che ha avuto delega di consegna. Fortuna vuole che in questo caso non si paga né il delegante né il delegato e la missiva potrebbe arrivargli anche da entrambi.
Chiara Caddeo