(mi-lorenteggio.com) Milano, 18 febbraio 2008 – Oltre 50.000 cittadini si sono ritrovati a Malpensa ieri per salvare l’aeroporto lombardo. "Noi vogliamo salvare il nostro hub e faremo di tutto nel prossimo governo dove conteremo molto". "Alitalia può anche essere venduta, ma è altrettanto giusto salvare i lavoratori di Malpensa che continuino a vivere e lavorare". Questi alcuni dei passaggi dell’applauditissimo discorso che Umberto Bossi ha terminato qualche ora fa di fronte all’aeroporto di Malpensa dove si è svolta la grande manifestazione organizzata dalla Lega Nord. Migliaia di persone provenienti da tutta la Padania hanno affollato il parcheggio antistante l’aerostazione per lanciare un messaggio forte e chiaro a Roma: il Nord non accetterà più decisioni prese sulla sua pelle.
Il segretario federale del Carroccio, ha rimarcato più volte l’esigenza di una Padania unita, ringraziando a più riprese i fratelli veneti, piemontesi, emiliani e di tutte le altre nazioni che hanno voluto essere presenti nonostante il freddo o la distanza. Un concetto ripreso anche dal coordinatore delle segreterie nazionali, Roberto Calderoli, che ha sottolineato come quello di oggi sia "un segnale di unità ed è la risposta di tutto il Nord unito a difesa di una infrastruttura che è assolutamente indispensabile non solo per il Nord ma per tutto il Paese".
Parole riprese anche dal capogruppo del Carroccio alla Camera, Roberto Maroni, che non ha risparmiato critiche al Governo di centrosinistra e al candidato premier del Pd, che nel suo discorso programmatico non ha mai citato, nemmeno una volta, il Nord. "Air France ha detto che tratterà con il prossimo governo, Malpensa quindi si salverà se vinceremo le elezioni. Il nostro governo imporrà una moratoria di 3 anni ad Air France, sarà un punto esplicito del nostro programma – ha osservato il numero uno leghista a Montecitorio – . Veltroni – ha aggiunto – nel suo programma non ha detto una parola su Malpensa, sulla questione settentrionale e neppure sul federalismo".
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