(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, giovedì 8 maggio 2008 – La nostra esclusiva ha richiamato in Consiglio più cittadini del dovuto (sempre pochi comunque): tutti volevano vedere che cosa sarebbe accaduto e che cosa avrebbe letto il Consigliere, dimissionario di Forza Italia, Dr Vincenzo Bongiorno, e la reazione dei "suoi".
Ma, inaspettatamente, la seduta del Consiglio Comunale, convocata per ieri sera, è stata annullata per mancanza del numero legale. Parte del gruppo consigliare del nuovo Gruppo dell’ Unione, solo per una fortuita coincidenza e non per aleatorie ipotesi di rottura o crisi all’interno della maggioranza, da come ci conferma e sottolinea uno di loro (degli assenti) al telefono, al contrario di quello che qualcuno, che vede il sorgere di liste civiche dappertutto, erroneamente fa credere o teme.
Il fatto: i Consiglieri Ariemma, Vantaggiato, di Blasi non si sono presentati per giustificato motivo, documentabilissimo: il quorum ci sarebbe anche stato, anche senza questi tre consiglieri, se l’opposizione di centro-destra non avesse deciso all’ultimo di disertare la seduta, facendo mancare il numero legale.
Infatti, i rappresentanti delle opposizioni, forse maggiormente incentivati dal recente successo elettorale nazionale, hanno deciso di non essere presenti, facendo sì che il Consiglio non si svolgesse. Ciò, sostanzialmente, per semplice protesta.
Protesta che, oggi, Santi Raimondo ci ha spiegato rilasciandoci questa dichiarazione: "Siamo usciti compatti per protesta, non facendo raggiungere il quorum. Perchè? Nel corso del Consiglio si sarebbe dovuta approvare una delibera per una fidejussione di 4 milioni di euro per la Società Patrimoniale. Fidejussione che, ovviamente, ci vede fortemente contrari!". Questo il motivo del mancato quorum, secondo Raimondo.
Ma, l’evento, che, in meno di 24 ore, ha suscitato l’interesse di tutto il mondo politico cesanese, più che la fidejussione, doveva essere la lettura di quanto protocollato dal Consigliere Vincenzo Bongiorno, come anticipato in esclusiva, ossia la sua uscita da Forza Italia, con l’annuncio della creazione di un nuovo gruppo consigliare autonomo, il passo decisivo verso "la futura lista civica", e il tono che avrebbe usato nell’eventuale lettura, le motivazioni delle dimissioni e le eventuali reazioni.
Ma, a seguito dell’assenza del quorum, il "piano" di Bongiorno è sfumato : l’obiettivo era quello di dimettersi facendo leggere al Presidente del Consiglio Comunale, quanto da lui protocollato, evitando inutili polemiche, inutili giustificazioni, come per dare un taglio netto e deciso al passato, verso un futuro da protagonista: dimissioni in sordina, ma, molto rumorose e accese, (termine da me citato usando il condizionale nell’articolo precedente, che allego sotto).
L’assenza avrebbe forse dovuto fare più clamore, come in parte così è stato, visto che tutti si chiedevano, anzi mi chiedevano, dove fosse finito e perchè non c’era.
Ma, ora quanto protocollato, ossia la sua uscita da Forza Italia, dovrà leggerla lui stesso nel prossimo Consiglio…se viene!
Comunque, ecco, il semplicissimo testo integrale del discorso di quanto protocollato :
"Al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco…. Il sottoscritto Bongiorno Vincenzo Consigliere Comunale di Cesano Boscone, dichiara, a far tempo da oggi, di costituirsi in seno al Consiglio Comunale in gruppo autonomo. Le chiede che della presente venga data lettura nel primo consiglio utile, anche in sua assenza".
Ma, l’obiettivo prefissato non è stato raggiunto: il consiglio non si è svolto.
Inoltre, alcuni del pubblico, venuti apposta, vista l’assenza di Bongiorno e la mancata seduta, mi hanno detto concordemente: "Ora paghi la pizza! Visto che ci hai fatto venire per niente", non capendo in un primo momento gli scopi di Bongiorno.
Ma, mentre il Consiglio è rinviato a data da definirsi, il "party" è saltato, la "festa" rovinata.
Vittorio Aggio