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Via libera al progetto definitivo per la riqualificazione del sagrato della chiesa di Santa Maria delle Grazie

Milano, 23 maggio 2008 – E’ stata approvata oggi in Giunta la delibera che dà il via libera al progetto definitivo per la riqualificazione del sagrato della chiesa di Santa Maria delle Grazie.
L’intervento, che si estenderà all’intera piazza e all’area pedonale intorno alla basilica, interessa un’area di 3.100 metri quadrati per una spesa complessiva di 1.470.000 euro. I lavori avranno una durata di circa un anno.

“Siamo molto soddisfatti di avere raggiunto un importante risultato che ridonerà splendore e decoro a uno dei siti di valore storico e turistico più noti della nostra città – ha detto l’assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo -. Il vecchio progetto di riqualificazione è stato completamente rivisitato mantenendo la stessa spesa e rispettando nella scelta dei materiali la storia della piazza. Santa Maria delle Grazie rappresenta la vittoria di una linea ben precisa di arredo urbano che sta coinvolgendo altri importanti luoghi cittadini, come ad esempio Sant’Eustorgio, dove il cantiere è in via di ultimazione”.

“Sulla base della cartografia storica – spiega l’assessore ai lavori Pubblici e Infrastrutture Bruno Simini – abbiamo optato per una soluzione estremamente rispettosa delle condizioni originarie della piazza, con il totale accordo e sostegno della Sovrintendenza, ricreando nel dettaglio la sacralità del luogo. Nella valorizzazione della piazza lavoreremo molto sulla luce, come abbiamo fatto in piazza della Repubblica e come stiamo facendo nel piano di illuminazione”.

“Dopo l’Arengario, il Castello Sforzesco, la Rotonda della Besana, l’Ansaldo, il Museo della Scienza e della Tecnica e il Piccolo Teatro – prosegue Simini – un altro segnale di attenzione alla cultura e a uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città, non solo per la presenza del Cenacolo Vinciano, ma anche per le particolarità della piazza”.

Oggi la piazza di Santa Maria delle Grazie si presenta come uno spazio informe, privo di spessore simbolico, ritagliato nel mezzo del pesante flusso automobilistico di corso Magenta e ricoperto da una pavimentazione in cubetti di porfido e asfalto in parte ammalorato.
L’obiettivo del progetto è garantire sicurezza e decoro attraverso la riqualificazione della piazza mantenendo come riferimento il recupero della memoria storica recuperando matrici e tracce dell’impianto originale e delle sue trasformazioni storiche.
La circolazione è limitata alle funzione religiose, di sicurezza e di accesso al Palazzo che si affaccia sulla piazza, riqualificando completamente la pedonalità del luogo.

INTERVENTO

Il sagrato sarà ridisegnato, anche alla luce della cartografia storica rinvenuta, mantenendo come quota di riferimento quella esistente rispetto all’ingresso principale della Basilica; la pavimentazione prevede l’utilizzo dei lastroni esistenti che saranno posati e lavorati superficialmente per ridare alla pietra le antiche vibrazioni.
A definizione del sagrato viene posato un cordolo di recupero in granito di cm. 40×25 con i relativi accessi carrai.

Come sarà dopo l’intervento

La piazza ridisegnata mantiene l’attuale quota del marciapiede su corso Magenta e viene pavimentata con masselli di recupero. Il marciapiede attorno alla Basilica su corso Magenta e via Caradosso sarà pavimentato con una fascia di ciottoli a ridosso dell’edificato, mentre l’attuale pavimentazione in cubetti di porfido sarà rimossa e sostituita con masselli di recupero. L’intero intervento vuole trasmettere in ogni dettaglio il recupero dell’appartenenza del luogo al nucleo storico della città. La pavimentazione sarà fornita in cantiere dall’Amministrazione in quanto proveniente dal disfacimento di pavimentazioni storiche della città e depositate nei magazzini comunali. I marciapiedi su corso Magenta e via Caradosso saranno pavimentati con l’uso del ciottolo nella fascia a ridosso della basilica e con masselli di recupero in granito sulla parte ciclo-pedonale.

L’illuminazione è oggetto di un particolare studio di Illuminazione scenografica che va ad integrare l’illuminazione esistente.

Per quanto attiene il contesto viabilistico, il progetto mantiene lo stato esistente con l’accesso veicolare garantito da via Ruffini, limitatamente ai residenti e alle funzioni religiose attraverso il collocamento di un pilomat.

L’intervento si configura all’interno di un ambito con vincolo Ambientale, ricco di storia e sacralità, pertanto oltre alla supervisione della Soprintendenza per il Vincolo ambientale esistente è necessaria anche la diretta supervisione della Soprintendenza archeologica durante tutte le operazioni di scavo, anche a bassa profondità.
Sono state preventivate lavorazioni di scavo stratigrafico per garantire la tutela di eventuali ritrovamenti archeologici.

L’intervento prevede la messa a dimora di una pianta esemplare sulla piazza pedonale lato via Ruffini da posare con relativa griglia di protezione, mentre su via Caradosso è prevista la demolizione della aiuola esistente a protezione dell’esemplare di “ Fagus Selvatica” e la ridefinizione dello spazio verde per la salvaguardia dell’apparato radicale con relativo impianto di irrigazione. Saranno inoltre eliminate le sedute/fioriere esistenti nella piazza. E’ allo studio attraverso un confronto con la Sovrintendenza, la possibilità di posizionare delle sedute attorno al sagrato.
Saranno installati dissuasori di sosta tipo “parigina” per definire l’accesso carraio alla piazza da via Ruffini e sarà installato un dissuasore tipo “Pilomat” per consentire l’accesso ai soli residenti e alle funzioni legate alla basilica e al Cenacolo.

MATERIALI E FUNZIONI

Lo spazio di progetto e’ scandito dalla presenza di pochi materiali: le lastre storiche esistenti sul sagrato, i ciottoli a ridosso del perimetro della Basilica e i masselli in granito di recupero posati a correre su tutto l’ambito di progetto, nella convinzione che la stessa pietra possa assumere conformazioni e sfumature diverse variandone la lavorazione superficiale, ottenendo così interessanti vibrazioni di tono senza creare eccessivi contrasti cromatici .
Tutto questo nella piena convinzione che occorre ricostruire sulla piazza di Santa Maria delle Grazie uno spazio vuoto dove, per godere appieno dei suoi monumenti senza in alcun modo concorrere o turbare l’armonia architettonica dei suoi volumi di pietra e storia, il visitatore può fermarsi ad “ascoltare la storia”.
Si procederà quindi col restauro delle pavimentazioni lapidee esistenti a ridosso della Basilica, mentre la nuova pavimentazione sarà realizzata, secondo la tradizione storica locale, con l’uso di masselli di recupero, di cordoni, di lastre in granito e ciottoli.
Particolare attenzione è stata dedicata al problema degli accessi per disabili, attraverso la posa di lastre in pietra di recupero che definiscono l’accesso alla Basilica da corso Magenta e al Cenacolo da via Ruffini, oltre agli scivoli previsti sugli accessi pedonali.
La situazione di degrado riscontrata attorno all’accesso carrabile sulla piazza da via Ruffini sarà risolta attraverso la rimozione dei manufatti di vario genere esistenti, posti in origine a chiusura parziale della carreggiata, che saranno sostituiti con l’introduzione di un dissuasore a scomparsa per consentire l’accesso ai residenti e alle sole funzioni religiose, di servizio e di sicurezza.

Redazione

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