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Con il Gps tutto il territorio lombardo controllato dal satellite

(mi-lorenteggio.com) Milano, 22 giugno 2008 – Aggiorna e definisce – con precisione centimetrica – la cartografia regionale e comunale, individua le zone del territorio interessate da frane e smottamenti, tiene sotto controllo le potenziali fonti di inquinamento, i bacini idrografici, controlla l’estensione dei ghiacciai e gli spostamenti delle zolle continentali. Ed è indispensabile anche per il tempo libero e lo sport, aggiornando le mappe dei sentieri e i percorsi ciclo – pedonali.
E’ il Gps Lombardia (Global Positioning System), il servizio di posizionamento satellitare, basato su una rete di 18 stazioni permanenti, attive 24 ore su 24, dislocate omogeneamente su tutto il territorio lombardo.

"Un primato nazionale – ha ricordato l’assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, che ne ha illustrato le caratteristiche insieme all’assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi – e uno strumento indispensabile per realizzare compiutamente l’informazione territoriale, attraverso una vera e propria infrastruttura grazie alla quale poter condividere dati e servizi tra soggetti pubblici e privati".
"Basti pensare che con il Sit, il Sistema di informazione territoriale, basato su queste tecnologie, abbiamo individuato 2 milioni di mq di aree dismesse in più rispetto ai 10 milioni già censiti. Un progetto all’avanguardia che potremmo già offrire a partner italiani e internazionali".
"Regione Lombardia – ha detto l’assessore Buscemi – ha stanziato 1.200.000 euro per potenziare la tecnologia nelle 18 postazioni fisse della Fondazione Irealp. Questo ci consente di essere tra le Regioni d’Italia che hanno un monitoraggio particolarmente avanzato del territorio per poter controllare 24 ore su 24 non solo le falde acquifere, gli alvei fluviali e gli smottamenti del terreno ma anche lo spostamento del traffico dei rifiuti e delle merci pericolose, in particolare di quelle liquide e di quelle gassose".

Creato nel 2003, il servizio Gps Lombardia nasce da un accordo tra la Fondazione regionale Irealp (Istituto di Ricerca per l’Ecologia e l’Economia Applicate alle Aree Alpine) e Regione Lombardia con il supporto tecnico-scientifico del polo di Como del Politecnico.
Il servizio è in grado di garantire con precisione e accuratezza le rilevazioni di punti la cui collocazione è ignota nell’elaborazione dei dati. I dati acquisiti dalle varie stazioni, una volta elaborati da un centro di calcolo gestito da Irealp, vengono distribuiti attraverso un collegamento internet agli utenti collegati, servizio attualmente utilizzato da enti pubblici, istituzioni, università, privati e grandi società come l’Eni e la Compagnia Generale Riprese Aeree.

Svariati gli impieghi del sistema, oltre a quelli già citati: con le informazioni fornite dalle stazioni Gps è possibile monitorare la variazione stagionale dell’altezza della falda acquifera, ricostruire i profili batimetrici (il profilo dell’alveo fluviale) per individuare i tratti non idonei alla navigazione, supportare misurazioni catastali, realizzare mappe dettagliate in agricoltura per pianificare eventuali interventi (concimazione e/o disinfestazione) e, non ultimo, catalogare beni archeologici, controllare lavori in cantiere e censire manufatti in generale.
Un incrocio di dati e informazioni, tecnologicamente all’avanguardia, che rende la Lombardia la prima Regione italiana in grado di contare su un servizio di mappatura del territorio a 360 gradi.

Redazione

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