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Sicurezza nelle città: più poteri ai sindaci

(mi-lorenteggio.com) Milano, 10 agosto 2008 – Più poteri ai sindaci in materia di sicurezza urbana e incolumità pubblica: sul decreto – dopo la firma del ministro dell’Interno Maroni – ha espresso il parere favorevole la Conferenza Stato città che si è riunita il 5 agosto presso il Viminale alla presenza del ministro dell’Interno.

Con questo decreto, i Sindaci vedranno ampliati i loro poteri di intervento, prevenzione e contrasto, tra cui figurano: le situazioni urbane di degrado quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, l’accattonaggio e i fenomeni di violenza legati all’abuso di alcol; le situazioni di danneggiamento al patrimonio pubblico e privato; l’incuria, il degrado e l’occupazione abusiva di immobili; l’abusivismo commerciale e l’illecita occupazione di suolo pubblico; i comportamenti, come la prostituzione in strada e l’accattonaggio molesto che offendono la pubblica decenza e turbano gravemente l’utilizzo di spazi pubblici. Non si tratta, pertanto, di “sindaci sceriffi” ma “quello che vogliamo creare – ha spiegato il ministro Maroni – è una sinergia sul territorio tra strutture di polizia, prefetti e sindaci. Questi ultimi, però, d’ora in poi avranno un ruolo da protagonisti per garantire la sicurezza sul territorio. I sindaci- ha proseguito il ministro – potranno utilizzare questi nuovi poteri per difendere l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”.

Le principali novità contenute nel decreto – secondo l’Anci – riguardano il riconoscimento normativo della materia “sicurezza urbana” quale ambito di competenza del Sindaco in quanto ufficiale di Governo e la facoltà di adottare, nella materia della sicurezza urbana e in quella della incolumità pubblica, sia provvedimenti motivati dal presupposto della urgenza e della contingibilità sia provvedimenti di carattere ordinario.

L’Anci rileva che la formulazione dell’art.54 del decreto legge 92/2008 risponde a precise richieste avanzate dai Sindaci sia in sede di definizione dei Patti per la sicurezza che, recentemente, nel cosiddetto documento di Parma, finalizzate ad assegnare poteri di intervento e di azione più ampi ed esaustivi per contrastare tutti i fenomeni che ledono l’ordinata e pacifica convivenza nelle comunità.

Il decreto legge n.92/2008, come modificato in sede di conversione nella legge 125/2008, prevede che di tali provvedimenti sia data comunicazione preventiva al Prefetto, anche ai fini della predisposizione degli strumenti idonei alla loro attuazione e attribuisce al Sindaco un ruolo specifico di concorso nella attività di coordinamento fra la polizia locale e le Forze di Polizia statale, nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno.

Su richiesta dell’Anci, inoltre, sono stati inseriti nel decreto specifici poteri per i Sindaci anche in materia di contrasto al commercio ambulante abusivo ed all’accattonaggio molesto, l’istituzione dell’osservatorio sulle esperienze realizzate nei territori ed la previsione di un fondo di 100 milioni di euro per finanziare gli interventi in tema di sicurezza urbana.

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