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64° anniversario dell’eccidio di Robecchetto

(mi-lorenteggio.com) Rho, 07 ottobre 2008 – Nella ricorrenza del 64° anniversario dell’eccidio di Robecchetto si ricordano il sacrificio dei giovani partigiani rhodensi ALFONSO CHIMINELLO, ALVARO NEGRI, PASQUALE PERFETTI, LUIGI ZUCCA.
I quattro Cittadini di Rho, come è noto, furono trucidati dalla milizia fascista a Robecchetto il 13 Ottobre 1944 dopo essere stati torturati per giorni interi a Rho in prigione; la via dove questa era situata si chiama oggi, in loro onore, Via Martiri della Libertà.
L’Italia democratica è il frutto della Resistenza e della lotta di Liberazione. La nostra Carta Costituzionale rappresenta la migliore sintesi e testimonianza di quei principi di libertà, di convivenza civile tra diversi, di solidarietà e di partecipazione attiva alla vita politica e sociale che costituiscono VALORI preziosi e decisivi nella vita del nostro Paese.
PROGRAMMA Sabato 11 Ottobre;

Ore 14.00 Ritrovo in Piazza Visconti
Ore 14.30 Partenza di un pullman per Robecchetto con Induno;
Ore 15.30 Cerimonia commemorativa e deposizione di una corona d’alloro presso il monumento ai quattro Martiri.

Alla celebrazione della ricorrenza sarà presente il Sindaco di Rho, Roberto Zucchetti, che così commenta il sacrificio degli eroi civili di Robecchetto: "Il ricordo dei nostri caduti non rappresenta un vuoto o retorico momento di pubblica visibilità, ma il segno di una profonda riconoscenza che tutti dobbiamo a chi, come Alfonso Chiminello, Alvaro Negri, Pasquale Perfetti e Luigi Zucca, ha dato la propria vita per combattere in nome della libertà. Aver sopportato le torture, senza venir meno all’obiettivo alto che si erano dati, denota quanto credessero nella validità della loro azione, a favore anche e soprattutto dei loro compagni e dei loro concittadini. E’ un onore poter rendere omaggio a personalità così forti e coraggiose, nonostante la giovane età, che dispiace soltanto sia stata spezzata dalla violenta e cieca arroganza di chi voleva impedire che il nostro Paese potesse incarnare quegli valori di libertà per i quali i nostri eroi sono morti.".

Redazione

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