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Accordo tra ESA e Thales Alenia Space per lo sviluppo dell’Intermediate eXperimental Vehicle (IXV)

Parigi, 19 giugno – Lo scorso 16 giugno, al Le Bourget Air Show, ESA e Thales Alenia Space hanno stretto un accordo per autorizzare lo sviluppo del dimostratore di rientro atmosferico denominato Intermediate eXperimental Vehicle (IXV).

Il progetto IXV è parte del programma FLPP (Future Launchers Preparatory Programme) dell’ESA. L’obiettivo è creare un sistema di dimostratore di rientro atmosferico autonomo europeo, caratterizzato da elevate prestazioni aerodinamiche ottenute sfruttando la forma della fusoliera, provvisto di un sistema di comando ad alte prestazioni che sfrutta la propulsione e le superfici aerodinamiche e dotato di un’avanzata protezione termica per il rientro atmosferico.
Il veicolo peserà circa 1800 kg e sarà lanciato da Vega dallo spazioporto europeo di Kourou. Il vettore porterà l’IXV a un’altitudine di circa 450 km dalla quale il veicolo inizierà il proprio viaggio di ritorno sulla Terra, tuffandosi poi dolcemente e in tutta sicurezza nell’Oceano Pacifico. Con una velocità di entrata di circa 7,5 km/s, il sistema IXV svolgerà una missione pienamente rappresentativa di una missione di rientro in orbita terrestre bassa (LEO).

Thales Alenia Space sarà responsabile non solo di perfezionare il progetto ma anche dello sviluppo e dell’integrazione del veicolo e coordinerà il lavoro di un team formato dalle maggiori industrie europee, centri di ricerca e università di Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Olanda. La consegna del veicolo all’ESA è prevista entro la fine del 2012.

“La missione IXV rappresenta un’opportunità unica per coprire l’esigenza europea di un sistema di base per il rientro dall’orbita terrestre bassa (LEO), consolidando l’esperienza e il know-how necessari per lo sviluppo dei futuri sistemi di rientro europei” ha dichiarato Giorgio Tumino, IXV Project Manager dell’ESA, “In particolare, le prestazioni aerodinamiche e le caratteristiche aerotermodinamiche della fase di rientro, i materiali che forniscono la protezione termica e il sistema di guida, navigazione e comando.”

“Con questo accordo, il progetto IXV entra nella fase di pieno sviluppo, fornendo un concreto contributo al consolidamento del know-how europeo per le missioni di ritorno dall’orbita terrestre bassa, dopo tanti anni di studi continuativi in tutta Europa”, ha sottolineato Antonio Fabrizi, Director of Launchers dell’ESA.

Redazione

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