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Crisi. Abbiategrasso, accordo sindacati, imprenditori, parrocci e politici: nasce il Tavolo per l’economia e l’occupazione

Abbiategrasso, 10 settembre 2009  – Nasce il “Tavolo per l’economia e l’occupazione”. Lo hanno deciso, di comune intesa, i partecipanti all’incontro convocato dal sindaco Roberto Albetti venerdì scorso in municipio. Un faccia a faccia che il primo cittadino ha voluto con tutti gli interlocutori chiamati, insieme all’istituzione comunale, ad affrontare la crisi mondiale che naturalmente ormai da tempo non risparmia le imprese del territorio. “In vista del difficile autunno che ci prepariamo a vivere – ha detto il sindaco – mi è sembrato importante coordinare gli sforzi per affrontare uniti le difficoltà, mettendo a punto iniziative comuni e condivise”.

Alla riunione hanno preso parte, accanto al sindaco, gli assessori Ninno, Garzetti e Lovetti, il presidente del Consiglio comunale Alberto Gornati, i presidenti dei gruppi rappresentanti in Consiglio o loro delegati (Pierfranca Guffanti, Francesco Temporiti, Cesare Nai, Giovanni Bosco, Arcangelo Ceretti, Piergluigi Arrara), il consigliere comunale e ora anche provinciale Agnese Tacchini, presidente della Commissione Pari opportunità del Comune e vicepresidente della Commissione Politiche sociali di Palazzo Isimbardi. E ancora, erano presenti i parroci (monsignor Paolo Masperi della parrocchia di Santa Maria Nuova e don Rinaldo Gipponi della parrocchia di Castelletto), i rappresentanti delle associazioni di categoria degli imprenditori (da Assolombarda alla Confapi, dalla Confartigianato all’Unione Artigiani, alla Confcommercio) e, naturalmente, le organizzazioni sindacali territoriali (Cgil, Cisl, Uil del comprensorio Ticino-Olona).

Il primo cittadino ha brevemente illustrato tutti i passi già compiuti dall’amministrazione comunale per dare risposte concrete a coloro che si trovano senza lavoro o in cassa integrazione: l’istituzione del fondo di solidarietà per aiutare le famiglie, la richiesta ad Amaga di rateizzazione delle bollette riferite alle utenze domestiche dei nuclei familiari in grave difficoltà, l’organizzazione di corsi di riqualificazione professionale rivolte a persone disoccupate o in cassa integrazione, grazie ai fondi stanziati da Regione Lombardia. E ancora: la richiesta presentata alla stessa Regione per ottenere il riconoscimento di “distretto commerciale” per la città (finalizzata a ridare ossigeno al comparto), la predisposizione di nuove aree destinate a insediamenti produttivi, previste nel nuovo Piano di governo del territorio e, non da ultimo, l’impegno istituzionale a sostegno della realizzazione di nuove infrastrutture (raddoppio della linea ferroviaria e strada per Malpensa).

Pertanto, accanto agli strumenti immediati necessari a fronteggiare le situazioni di difficoltà e a sostenere le famiglie, è emersa da parte di tutti gli attori anche l’importanza di ragionare in prospettiva, mettendo in campo azioni che possano contribuire a rilanciare il sistema economico locale per poter cogliere le dinamiche di sviluppo che si presenteranno una volta che la crisi mondiale sarà superata.

Tutti i presenti hanno cordato, quindi, con la volontà di istituire un “Tavolo permanente per l’economia e l’occupazione”, che si riunirà periodicamente a partire dai primi giorni di ottobre. Diversi i punti già posti all’ordine del giorno del prossimo incontro: dall’impegno da parte di tutti di costruire (ciascuno attraverso i dati in proprio possesso) un censimento completo e una fotografia aggiornata e reale sullo stato dell’economia e dell’occupazione, alla volontà di individuare nuove misure di sostegno al reddito. Tra gli argomenti che saranno affrontati nella riunione di ottobre, da segnalare anche le iniziative di formazione, riqualificazione e ricollocamento delle persone disoccupate o in cassa integrazione, i programmi e i piani di reindustrializzazione di nuove aree e delle aree dismesse (anche in relazione all’imminente approvazione del Piano di governo del territorio) ed eventuali altre azioni da intraprendere (ad esempio, coinvolgendo gli istituti di credito) per sostenere le famiglie e le imprese del nostro tessuto produttivo.

Del resto, la situazione attuale resta pesante. Secondo i dati forniti dalle organizzazioni sindacali, sono ben 323 le persone licenziate o in mobilità nella sola Abbiategrasso, da quando la crisi è cominciata. Assolombarda ha snocciolato un altro dato preoccupante: nel mese di luglio il ricordo alla cassa integrazione straordinaria da parte delle imprese della regione ha raggiunto quota 3 milioni di ore, con un aumento del 1.010% rispetto allo stesso periodo del 2008.

“Siamo consapevoli della gravità del momento che stiamo attraversando – ha detto il sindaco Albetti – ma sono altrettanto convinto che soltanto unendo le energie, le risorse e le progettualità sapremo ricostruire il clima di fiducia e le condizioni per rilanciare la nostra economia, ridando lavoro e benessere alla nostra comunità”.

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