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Cesano. I mediometraggi d’autore protagonisti con “Oltre le parole… il senso profondo del cinema”

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 06 ottobre 2009 – Mediometraggi d’autore non visti o dimenticati, di 15-20 minuti (oppure estratti da pellicole maggiori lavorate a più mani).

Il titolo ‘medium size’ – spiegano i curatori, il musicologo Francesco Leprino e il critico cinematografico Massimo Maisetti – è la traduzione inglese di media durata, ma può anche essere letto come medium, cioè come mezzo per arrivare a discutere su temi e problemi del nostro tempo”.

La seconda edizione del percorso, organizzata con la collaborazione dell’Istituto per lo studio e la diffusione del cinema d’animazione e degli esperti di Gran sole (tutto il materiale audiovisivo è un loro patrimonio), ha come tema “Oltre le parole… Il senso profondo del cinema”. Intende coinvolgere lo spettatore in un dialogo al quale parteciperanno critici di cinema, psicologi, intellettuali, invitati a presentare ogni opera e a discuterla in un breve colloquio aperto al pubblico.

Le pellicole saranno accompagnate al pianoforte da due musicisti d’eccezione: Arrigo Cappelletti ed Enrico Intra. L’ingresso è libero.

Il programma

sabato 10 ottobre
ore 17
al pianoforte, per alcune proiezioni, Arrigo Cappelletti
G. Méliès: “Le voyage dans la lune” (8’, 1902)
N. McLaren: “Pas de deux” (14’, 1967)
G. Gianini, E. Luzzati: “Pulcinella” (11’, 1973, nomination per l’Oscar)
Z. Rybzcynsky: “Tango” (8’, 1980, Oscar 1983 a Hollywood)
M. Levie: “Rebell” (6’, 2007)
I. Bergman: “Il ballo della donna ingrata” (10’, 1974)
G. Méliès: “Eclipse de soleil en pleine lune” (8’50”, 1907)
ore 21
al pianoforte, Arrigo Cappelletti
G. Méliès: “Le bourreau turc” (2’20”, 1903)
A. Kurosawa: “Corvi”, V episodio da “Sogni” (10’, 1990)
F. Back: “Crac” (14’, 1981, Oscar 1982 a Hollywood)
F. Piavoli: “Lo zebù e la stella” (20’, 2007)
con la presenza di Franco Piavoli
O. Cavandoli: “Trazom” (5’, 1991)
F. Leprino: “12 Interludi celesti” (13’, 1998)
G. Méliès: “L’homme orchestre” (1’30”, 1900)

domenica 11
ore 17
al pianoforte, Arrigo Cappelletti
G. Méliès: “L’auberge de bon repos” (5’30”, 1903)
B. Bozzetto: “Sottaceti” (12’, 1971)
Z. Rybzcynski: “Chopin”, da “The Orchestra” (10’, 1990)
I. Ivanov Vano, Y. Norstein: “La battaglia di Kérzenetz” (10’, 1971)
N. McLaren: “Begon Dull Care” (8’, 1949)
V. Jiranek: “Cosa abbiamo fatto alle galline” (6’, 1977)
G. Méliès: “La lanterne magique” (4’50”, 1903)
ore 21
al pianoforte, Enrico Intra
B. Bozzetto: “Ego” (11’, 1989)
J. Epstein: “La caduta della casa Usher” (60’, 1928)

I curatori:
Francesco Leprino
musicista, musicologo, organizzatore musicale, ha pubblicato dischi, volumi e saggi. Dal 1995 si è occupato di audiovisione, tenendo corsi universitari alla Bicocca, seminari, conferenze e soprattutto realizzando video antologici e sperimentali, documentari e film, come “L’ascolto dell’immagine”, “Clips und Klang”, “… In cento ben pugnate battaglie… Verdi nel cinema!”, “On smoking!”, “In casa mia v’aspetto! Mozart a Vienna”. Hanno avuto lusinghieri riscontri di critica e di pubblico; al tempo stesso, sono stati selezionati in autorevoli festival. Ora ha in preparazione una pellicola su Johann Sebastian Bach e “L’arte della fuga”.
Massimo Maisetti
giornalista, critico cinematografico, esperto di cinema di animazione, è presidente della Federazione italiana dei cineclub, associazione di cultura cinematografica riconosciuta dal ministero per i Beni e le attività culturali. Ha fondato e diretto l’Istituto per lo studio del cinema di animazione. I suoi saggi spaziano da Ingmar Bergman all’Espressionismo tedesco, dal cinema di animazione russo, ungherese, svizzero e italiano alle mostre d’arte e ai festival nazionali e internazionali. Collabora a periodici di cinema, arte e cultura, notiziari e riviste quali “Noi psicologia” e “Carte di cinema”. È direttore responsabile di “Graphie”. Svolge corsi di storia del cinema e di educazione all’immagine. Organizza, coordina e dirige concorsi, rassegne, convegni dedicati al cinema di animazione e, più in generale, al cortometraggio e al film d’autore. Cavaliere al merito della Repubblica, ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.

Gli artisti in sala

Arrigo Cappelletti
pianista e compositore, si è dedicato al jazz realizzando diciotto dischi, di cui almeno quattro (“Samadhi”, “Reflections”, “Pianure” e “Terras do risco”) hanno avuto importanza nella definizione di una via italiana costituita da lirismo, introspezione e collegamenti con altri universi musicali.
Fra i musicisti stranieri con i quali ha collaborato vi sono Barre Phillips, Lew Soloff, Mike Mossmann, Daniel Schnyder, Bill Elgart, Olivier Manoury, Steve Swallow, Ralph Alessi, John Hebert, Jeff Hirshfield. Ha lavorato, inoltre, con la cantante Mia Martini e con l’Orchestra nazionale di jazz di Giorgio Gaslini. Nel 1988 la rivista statunitense “Cadence” ha indicato “Reflections” tra i dieci migliori dischi dell’anno. Attualmente è docente di jazz presso il Conservatorio di Venezia.
Enrico Intra
pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra tra i più importanti, è anche organizzatore e ideatore di eventi e situazioni che hanno inciso nel tessuto socioculturale italiano, come il lancio del cabaret, con la fondazione del “Derby club”. Ha attraversato da protagonista oltre mezzo secolo di vita musicale. Associa un profondo legame alla tradizione jazzistica, pervaso da un autentico rapporto con il blues, alle tendenze più radicali della scena artistica. Dalla seconda metà degli anni ottanta sviluppa in forme nuove il progetto “Sound movie”, basato sull’improvvisazione totale realizzata in contrappunto alla proiezione di famosi film del cinema muto di matrice espressionista. La sua attività lo ha visto anche arrangiatore di successo e direttore d’orchestra in famosi programmi televisivi, ed è celebre il sodalizio che lo lega a Franco Cerri. È uno dei fondatori dell’associazione culturale Musica oggi (Ambrogino d’oro del Comune di Milano nel 2003), responsabile dei civici corsi di jazz di Milano, di cui è direttore e in seno ai quali ha formato la “Civica jazz band”.

Redazione

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