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Expo 2015. Quali opportunità per l’Alto Milanese? Se ne è discusso in un convegno a Casorezzo

(Milano, 4 marzo 2010) – “Cogliere la grande occasione offerta da Expo 2015, andando al di là di quanto la Rassegna Universale porterà al territorio dell’Alto Milanese nei sei mesi di esposizione, ma trasformandola in un’opportunità di sviluppo economico duraturo per questo territorio”. E’ quanto ha dichiarato Sante Zuffada, Consigliere Regionale del PDL ricandidato al Consiglio Regionale della Lombardia, in occasione del convegno “Expo 2015: opportunità per l’Alto Milanese” svoltosi, ieri sera, a Casorezzo, al quale hanno partecipato Milena Bertani, Presidente del Parco del Ticino, Luca Squeri, Assessore Provinciale al Bilancio, Patrimonio e Demanio e Alessandro Germinario, già Direttore Generale della Navigli Lombardi Scarl e oggi Consigliere economico dell’Assessorato Provinciale al Bilancio. Il Consigliere Regionale Zuffada facendo sua l’esortazione lanciata dalla Presidente Bertani ha rimarcato la grande sfida sottesa ad Expo: “Fare in modo che il nostro ambiente venga sempre tutelato senza per questo trasformarlo in una sorta di riserva indiana. E’ la ‘mission’ del Parco del Ticino e ritengo che secondo questa ‘filosofia’ dobbiamo accostarci ad Expo 2015”. Dopodichè, è passato ad analizzare le ragioni per le quali non sprecare quest’occasione di crescita, davvero imperdibile, per l’Alto Milanese. “A partire dal nodo infrastrutture – ha commentato Zuffada – perché vi sono carenze nei collegamenti, piuttosto evidenti, e questo è il momento giusto per dare il giusto impulso a questo tema”. Quindi, Zuffada ha sottolineato l’aspetto turistico e di promozione del territorio. “Con Expo c’è la concreta possibilità d’intercettare un vasto pubblico che potrà scoprire le bellezze e le eccellenze della nostra zona. Senza dimenticare i posti di lavoro e gli sbocchi professionali direttamente collegati ad una ‘nuova economia’ che potrà crescere attorno alla Esposizione Universale”. Strettamente connesso è poi il tema agricolo rispetto al quale Zuffada ha dichiarato: “Si tratta di un settore dove si dovrà coniugare al meglio la qualità dei nostri prodotti alla possibilità di trasformare le cascine tradizionali in strutture recettive con prezzi accessibili a tutti. Sono convinto che in questo modo si potrà dare una risposta concreta alla questione dell’accoglienza legata ad Expo senza finire per costruire nuovi alberghi che una volta concluso il Simposio Internazionale rischierebbero di trasformarsi in cattedrali nel deserto”. Da ultimo il Consigliere Regionale lombardo ha lanciato un monito: “La macchina di Expo dopo aver perso già abbastanza tempo per avviarsi ora si è messa in moto. Adesso, però, occorre che tutti insieme si lavori sodo per raggiungere obiettivi concreti. Ognuno deve fare la sua parte – ha concluso Zuffada – per cogliere fino in fondo quest’opportunità”.

Redazione

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