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Cesano. Quattro artiste cesanesi hanno riempito di opere pittoriche Villa Marazzi

(mi-lorenteggio.com) Cesano Boscone, 29 marzo 2010 – Sempre in occasione degli eventi tenuti nel mese di marzo dedicato alle donne “DONNE IN MARZO 2010” indetti dall’Amministrazione Comunale di Cesano Boscone: “L’arte delle donne di Cesano Boscone”, nella splendida Sala delle Carrozze della Villa Marazzi, le artiste Marghot Lopez, Daniela Veronese, Gabriella Paparo e Principia Bruna Rosco che, a turno, hanno tenuto le loro mostre di pittura. Tutte e quattro le mostre di pittura le ha presentate l’Assessore alla Cultura Giovanni Bianco che ha rappresentato l’Amministrazione comunale ma, oltre a lui, erano presenti le maggiori autorità del luogo: la Consigliera Provinciale Bruna Brembilla, la Vice Sindaco Lilia Di Giuseppe, l’Assessore Francesco Petti, la Consigliera Vincenza Rutigliano, i quali hanno apprezzato le opere delle pittrici, ognuna con il loro bagaglio artistico:
Marghot Lopez: Questa giovane artista ha un modo di fare arte con indiscussa abilità in tutte le sue opere. L’artista, pur non discostandosi dal figurativo, usa un linguaggio che si fortifica nella sfera esistenziale-neometafisica. E’ la ricerca di uno stile personale inscindibile ottenuto da accostamenti di colore capaci di dare vita, luce e profondità. La stesura della realtà è essenziale, dove la sua personalità spicca in modo evidente piena di onestà professionale, mentre le sue figure sono senza dubbio racchiuse nelle sfumature del suo carattere. Artista capace che adopera una tecnica e un gusto del tutto personale che la identifica e che la mette in evidenza di fronte al mondo dell’arte. I simboli che in alcune opere la caratterizzano, come la trasposizione nel mondo del fantastico dei suoi sogni, sono in realtà recupero della memoria che confermano un’attitudine all’introspezione. Negli ultimi anni ha dedicato particolare attenzione all’insegnamento dell’Arteterapia in collaborazione con l’Ospedale Niguarda di Milano.
Daniela Veronese: il suo percorso artistico è tracciato da sempre con splendidi nudi femminili realizzati tra luci e ombre, senza, peraltro, trascurare e sottolineare soprattutto i ritratti, dove la bellezza è raffigurata ad alti livelli. La paesaggistica è creata in spazi vigorosi e ben determinati e la parte floreale è la rappresentazione della sua anima. Le luci incise sulle tele, sono di una straordinaria bellezza atte a dimostrare la vocazione per un linguaggio veritiero fatto di figure vive e colme di esperienze di vita. I suoi colori caldi, teneri o potenti, imperano nella sua immaginazione con la capacità di svegliare l’esaltazione del pensiero. Questa pittrice, trae la forza di dipingere dall’amore che elargisce a piene mani, ma anche dalla sua sofferenza. Molte volte interpreta i grandi maestri del passato con i suoi autentici “falsi d’autore”, dimostrando di padroneggiare anche la tecnica della fedelissima riproduzione di grandi opere d’arte. Quindi, questa pittrice, ha saputo esprimersi in più fasi, dove ha rivelato una maturità artistica non comune.
Gabriella Paparo: E’ evidente che questa artista in questi lavori esposti mostra un’interessante retrospettiva del suo operato. Con le sue rappresentazioni grafiche a china o a matita rivela tutte le sue qualità di artista. Le sue opere pittoriche hanno un senso della realtà molto forte eppure, contemporaneamente, splendidamente fiabesche. L’influenza formale delle sue opere si riscontra nella tecnica da grande impressionista che testimonia la poesia del colore che vi ha impresso. Alcuni dipinti sono carichi di ricordi, di memorie, di stratificazioni del passato che generano il desiderio di scavare nella coscienza emblematica dell’artista, tesa a rappresentare lo spettacolo della realtà nella trasmutante bellezza della fantasia. E’ importante dire che le sue opere hanno una sua continuità stilistica con lo sguardo rivolto al mondo interiore che ne fanno il fulcro e l’essenza che esplodono in una pittura sensazionale con toni cromatici suggestivi e sentite vibrazioni che ci coinvolgono intimamente. Il pensiero della sua arte, dunque, è un messaggio per la donna che deve sorridere ed emanciparsi in un mondo finora maschilista.
Principia Bruna Rosco: Questa artista che si impegna nel duplice ruolo di pittore-scrittore risponde ad una esigenza ineluttabile significativa di orientamenti culturali, perciò varca i confini della coscienza con l’aspirazione alla verità. Nelle sue opere ella offre un ventaglio di interpretazioni ideologiche, mai ripetitive, ed elabora un suo modo personalissimo di fare arte attraverso un retaggio esistenziale. Così ella mette sulle tele il pensiero sul destino riallacciandosi all’espressionismo, ma mettendo l’accento sulla varietà e vitalità dei materiali fino ad essere giunta all’astratto. Un’artista che ha saputo travalicare i suoi limiti, rinnovandosi continuamente, giungendo a noi colma del magnetico vento divino-spirituale della sua coscienza che è Verità che trascende la materia per esprimere un pensiero universale, cosmico ed umano, dandole la forza della personalità.
Le quattro pittrici, Marghot Lopez, Daniela Veronese, Gabriella Paparo e Principia Bruna Rosco, ringraziano l’Assessore alla Cultura Giovanni Bianco, la dirigente il settore cultura dott.ssa Nibbi e tutta l’Amministrazione. Un grazie alla dott.ssa Silvia Muciaccia, competente ed instancabile organizzatrice delle mostre, alla quale è dovuta la buona riuscita delle stesse, che hanno riscosso un grande successo.

Vittorio Aggio

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