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Sfratti Noverasco, parla il Sindaco : “No al terrorismo psicologico e a falsi allarmismi”

(mi-lorenteggio.com) Opera, 10 gennaio 2011 – Per l’intera mattinata, il Sindaco di Opera e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno incontrato gli inquilini dello Sporting Mirasole per informarli sugli sviluppi della vicenda che li vede involontari protagonisti. Dal 2008, infatti, gli affittuari subiscono le angherie di una proprietà che, dopo aver rilevato le loro abitazioni, sta procedendo con gli sfratti dei nuclei famigliari che non hanno acquistato l’unità abitativa in cui risiedono. “Siamo qui per tranquillizzare i residenti e troncare sul nascere i tentativi di strumentalizzazione messi in atto da chi, invece, punta solo ad ottenere benefici personali – ha spiegato il sindaco, Ettore Fusco, durante il sopralluogo nella frazione – Negli ultimi tempi, è stato effettuato dell’allarmismo inutile, che non giova certamente agli inquilini, già costretti a vivere nell’incubo di poter restare senza la propria casa”.
L’ultimo esempio è la notizia diffusa nei giorni scorsi ( a seguito degli accertamenti effettuati dal sindaco risultata infondata) che questa mattina, si sarebbero dovuti effettuare tre degli oltre trecento sfratti previsti. Un terrorismo psicologico a cui l’Amministrazione comunale vuole mettere la parola fine: “potremmo prendere in considerazione l’ipotesi di procedere con una denuncia per procurato allarme”.
Intanto l’opera degli amministratori prosegue sulla strada tracciata: “abbiamo chiesto al Prefetto il blocco degli sfratti – prosegue Fusco – almeno fino a quando il tribunale non si sarà espresso sulla legittimità della vendita degli alloggi da Endap a Zero sgr; transazione sulla cui validità nutriamo forti dubbi”. Da tempo l’amministrazione sta seguendo, passo a passo, gli sviluppi di questa “odissea” che ha origine lontane negli anni: in particolare, all’attenzione del primo cittadino ci sono le rilevanti implicazioni di ordine sociale che gli sfratti potrebbero causare. Infatti, nel complesso immobiliare composto da oltre 700 alloggi di cui 200 già alienati e 150 ancora liberi, sono ospitati 1700 inquilini dei quali, 287 ultra-sessantacinquenni e 84 con un grado di invalidità superiore al 67%. “Abbiamo chiesto alla proprietà di aumentare il numero di appartamenti da destinare alla comunità operese con un contratto a canone sociale – prosegue Fusco – Per questo, stiamo lavorando per stabilire i criteri e dare vita ad una graduatoria. Ma non è tutto, la nostra attenzione è rivolta anche a quegli inquilini che, pur non vivendo in una situazione di disagio, non possono acquistare l’immobile in cui risiedono da anni e anni”.

Redazione

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