(mi-lorenteggio.com) Milano, 09 marzo 2015 – "Sono felice che la tappa lombarda scelta quest’anno da ‘Panorama d’Italia’ sia Varese. E non solo perché è la mia città. Ci saranno tante cose importanti in questa interessante iniziativa. La Lombardia ha molte eccellenze, Varese è una di queste". Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al suo arrivo alla presentazione della nuova edizione dell’iniziativa ‘Panorama d’Italia’.
RIPENSARE TERRITORIO – L’occasione della scelta di Varese come tappa lombarda del tour 2015, ha offerto l’occasione a Maroni per rinnovare alcune osservazioni sul territorio lombardo, conosciuto da tutti per la sua importanza economica e produttiva ("un quarto del Pil italiano, uno dei quattro Motori d’Europa"), ma meno per altri aspetti, altrettanto peculiari. "Siamo la prima regione agricola d’Italia, la terza in Europa. Ma siamo anche terra di cultura, 10 dei 50 siti Unesco italiani si trovano in Lombardia, 4 nella sola Provincia di Varese e due in Varese città. Quindi – ha ribadito con una battuta – ottima scelta quella di puntare sulla Città giardino". OCCASIONE EXPO – Il Governatore, ha sottolineato la "straordinaria occasione rappresentata da Expo per mostrare al mondo le eccellenze della Lombardia e non solo. Siamo qualcosa di unico al mondo, dobbiamo solo riuscire a valorizzarci di più. In Lombardia stiamo investendo molto in questa direzione. Come sul turismo, non solo a quello collegato a Expo, perché vogliamo che i 20 milioni di visitatori che ci raggiungeranno quest’anno si innamorino dei nostri territori e tornino almeno nei sei anni successivi".
PROSPETTIVA MACROREGIONE – Ma nel futuro della Regione, non c’è solo Expo. "Si è aperta una prospettiva nuova e interessante – ha ricordato Maroni – di cui poco si parla: l’Euroregione alpina, che comprende 48 Regioni di sette Paesi diversi. Può essere, e sono certo sarà, una novità assoluta sul piano istituzionale europeo, perché per la prima volta rispetto ad altre esperienze similari, ad essere protagoniste sono le Regioni e non gli Stati membri. Possiamo davvero diventare interlocutori della Commissione europea sui fondi strutturali e non solo, ed essere un volano di crescita e di sviluppo ancora più di quanto non siamo oggi".
RACCONTIAMO FUTURO DEL PAESE – "Lo scorso anno – ha detto il direttore di Panorama Giorgio Mulè – abbiamo dato voce all’Italia migliore in modo rivoluzionario, trasformando le città in palcoscenici con palinsesti vivi e integrati nel tessuto della vita cittadina. E lo abbiamo fatto nel modo migliore che conosciamo: presentandoci per quello che siamo, con la forza e la credibilità di un brand che da oltre 50 anni racconta il Paese, nelle sue criticità e nelle sue opportunità. Con questa avventura in 10 nuove città – ha concluso – continueremo a far mostrare il futuro dell’Italia a chi ogni giorno quel futuro lo crea. Daremo il nostro contributo per avvicinare i giovani alle imprese, mettendo in contatto il meglio degli uni e delle altre".
"La prima buona notizia è che un settimanale si occupi di buone notizie. È infatti molto apprezzabile che un importante testata giornalistica si impegni a ricercare il positivo che c’è, girando per l’Italia e immergendosi concretamente nei territori e nelle loro eccellenze". Lo ha detto l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, commentando la presentazione, questa mattina, a Palazzo Lombardia, dell’edizione 2015 di Panorama d’Italia, il tour del settimanale Mondadori nelle piazze delle città italiane, per raccontare le eccellenze del nostro Paese.
ESPERIENZA POSITIVA DI BRESCIA – "L’esperienza della tappa di Brescia dello scorso hanno – ha aggiunto l’assessore – è stata molto positiva e reale, perché ha saputo coinvolgere cittadini, enti locali, scuole, realtà produttive e turistiche, riuscendo a riportare il meglio delle realtà locali. È un metodo utile anche per ricostruire la coscienza comune di un Paese che ha bisogno di ricominciare a credere in sé stesso". ITALIA NON È SOLO ROMA – "Incontrare il dinamismo e la vivacità del ‘Paese delle cento città’ – ha concluso Parolini – sarà utile a dimostrare che l’Italia non è solo Roma, ma una rete di ricchezze che sta tornando a crescere. E pensare di poter governare questa prospettiva dinamica dei territori, in modo semplicistico, da Roma, è un’illusione pericolosa".
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