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LOMBARDIA. VINO, FAVA: OLTREPO, SFIDE MERCATI SI VINCONO UNITI

Milano, 18 aprile 2015 –  "Continuo a incontrare gli imprenditori e a scoprire cantine e aziende che rappresentano un’eccellenza nel panorama vitivinicolo. E’ un momento particolare, si sta cercando di ricostruire una ‘idea territoriale’ e Regione Lombardia non può sottrarsi dal dare un contributo in questa direzione". Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, che ieri, nell’Oltrepò pavese, ha visitato l’azienda ‘Ballabio’ a Casteggio e l’azienda ‘Monsupello’ a Torricella Verzate. ‘Ballabio’ è un nome storico di Casteggio, già nel 1905 produceva metodo classico in bottiglia, il suo core business oggi è il Pinot nero 100 per cento. La produzione di spumante si attesta sulle 50.000 bottiglie, vendute sul mercato nazionale. E’ una delle più antiche aziende vitivinicole italiane, con una estensione di 80 ettari, 60 dei quali costituiscono il ‘vigneto Ballabio’.

AZIENDE PUNTI DI RIFERIMENTO – Fava ha poi visitato ‘Monsupello’ a Torricella Verzate, azienda premiata con oltre 110 riconoscimenti in altrettanti contest enologici, oltre che per il miglior spumante d’Italia. "Il tema della redditività del vino è di grande attualità – ha sottolineato l’assessore -. Continuo a pensare che bisogna fare riferimento a queste eccellenze, a questi grandi prodotti, frutto del lavoro e della dedizione di viticoltori che fanno il loro mestiere con passione e dovrebbero essere riferimento per il territorio, senza che si debba, perciò, imporre modelli a nessuno. Questa è un’azienda che ha puntato sulla qualità e ora anche su un po’ di quantità, mantenendo un mercato diversificato su tutto il territorio nazionale. Se arrivano premi e riconoscimenti, ben vengano, ma credo che i migliori riconoscimenti siano i risultati dei mercati". Monsupello, che oggi conta su 52 ettari di proprietà, pose le sue basi oltre un secolo fa, nel 1893, quando la famiglia Boatti già si dedicava alla cura di propri vigneti in località Cà del Tava, nel Comune di Oliva Gessi.

CREDIBILITÀ E REPUTAZIONE GIOVANO A TUTTI – "Questo territorio vince unito, le singole realtà possono affermarsi sul mercato – ha detto ancora Fava -, ma, se non c’è un retroterra di credibilità e reputazione del territorio, anche i migliori faticano ad affermarsi, a vendere a un valore equo. Molto spesso non raggiungono questo obiettivo e i loro prodotti son venduti a condizioni inferiori rispetto al loro potenziale. E’ tempo di fare delle scelte, noi andremo avanti con la convinzione che, con interlocutori come questi, vogliamo portare avanti un percorso positivo di crescita, che possa essere utile a tutti".

Redazione

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