I DATI DELL’OMS – "Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS), relativamente al 2012, nel mondo sono stati registrati circa 14 milioni di nuove diagnosi di neoplasia e 8,2 milioni di decessi dovuti a tale malattia; si prevede che nel 2030 i nuovi casi passeranno a circa 22 milioni ed i decessi a 13 milioni" – ha precisato il vicepresidente Mantovani sottolineando, pero’, che – "In Italia, il numero di nuovi casi di malattia e’ sostanzialmente stabile negli ultimi anni; le morti per cancro, in circa venti anni (1996-2014) sono in calo, diminuendo del 18% fra gli uomini e del 10% tra le donne; circa 3 milioni di persone, pari a quasi il 5% dell’intera popolazione italiana, vivono nel 2015 dopo una diagnosi di malattia neoplastica e nel 2020 saranno 4,5 milioni".
AUMENTANO DENUNCE INAIL – Soffermandosi sul lavoro svolto da Regione Lombardia l’assessore alla Salute ha spiegato che "e’ stato fatto un grande sforzo per incrementare conoscenza e consapevolezza tra lavoratori, imprese e medici al fine di affrontare le possibili situazioni derivanti da malattie lavorative derivanti dall’esposizione di amianto. L’aumento delle denunce a INAIL riscontrato in Italia ed in Lombardia va in questo senso".
L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE – "Il Piano Regionale della Prevenzione, approvato il 5 giugno 2015, ribadisce – ha dunque evidenziato – quanto sia fondamentale potenziare sia la capacita’ di segnalazione da parte dei sanitari, che la successiva registrazione, elaborazione ed analisi da parte dei Dipartimenti Medici di Prevenzione delle informazioni raccolte in occasione degli accertamenti sui casi di malattia da lavoro. Questo al fine di individuare sempre meglio fattori di rischio e di esposizione e di porre in essere adeguate misure di prevenzione".
Redazione