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LOMBARDIA. PRIMA CONFERENZA SUL’PATIENT ENGAGEMENT’, GALLERA: COINVOLGIMENTO ATTIVO, COMPLEMENTARE NOSTRA RIFORMA

Milano, 13 giugno 2017 –  "Il coinvolgimento attivo del paziente e’ assolutamente complementare e un elemento importantissimo per la nostra riforma. Nel modello di presa in carico del paziente cronico che stiamo costruendo, quindi dell’accompagnamento del paziente nel suo percorso di malattia, infatti, il coinvolgimento attivo e’ fondamentale per migliorare le sue condizioni o per evitare che ci sia un aggravamento". Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel corso del suo intervento alla prima conferenza di consenso per il Patient Engagement con la presentazione delle raccomandazioni. L’evento promosso dall’Universita’ Cattolica, in collaborazione con Regione Lombardia e con la supervisione metodologica dell’istituto superiore di Sanita’, aveva come obiettivo la presentazione delle raccomandazioni per rendere il malato cronico protagonista attivo nel processo di cura. "Oggi la grande sfida che abbiamo – ha sottolineato l’assessore – e’ capire come innovare le azioni nei confronti del paziente cronico per produrre un miglioramento delle cure che sia efficace e clinicamente testato. Per questo motivo le raccomandazioni da voi elaborate saranno sicuramente utili per farci capire patologia, per patologia, quali possono essere le linee guida da applicare per costruire un modello di cure che offra ai pazienti una qualita’ di vita migliore".

Di seguito alcuni dati sul ‘Patient Engagement’ emersi dagli studi condotti dal neonato centro di ricerca ‘Engage minds hub’ dell’Universita’ Cattolica di Milano su un campione di 1.389 pazienti cronici italiani.

RISCHI – I pazienti poco coinvolti nel processo di cura rischiano 10 volte di piu’ di incorrere in ricadute e/o aggravamenti rispetto a pazienti con alto engagement. Inoltre, i pazienti con bassi livelli di Engagement riportano in 9 casi su 10 sintomi ansioso-depressivi.

COSTI – A risentire dell’effetto negativo della mancanza di Engagement e’ anche il portafoglio dei pazienti: la spesa sanitaria mensile out-of-pocket – cioe’ direttamente dalle tasche dei pazienti cronici intervistati – raddoppia quando la persona non si sente coinvolta e protagonista del proprio percorso sanitario.

100 ESPERTI – Al progetto hanno partecipato oltre 100 esperti espressione di 20 tra societa’ medico-scientifiche e associazioni professionali in ambito sanitario, 16 aziende sanitarie, 15 associazioni di pazienti/volontari. Una rete multidisciplinare e multi-stakeholder per la prima volta allo stesso tavolo con il comune obiettivo di definire raccomandazioni condivise per la promozione del ‘Patient engagement’ e la responsabilizzazione di tutti gli attori in gioco nel percorso assistenziale.

CONFERENZA DI CONSENSO – Nell’organizzazione della conferenza di consenso sono stati coinvolti diversi soggetti: il comitato promotore, il comitato tecnico scientifico, i gruppi di lavoro tecnici per l’analisi della letteratura e il panel giuria composto da 16 membri, che e’ stato individuato sulla base di criteri di autonomia intellettuale, rappresentativita’, autorita’ in campo scientifico e in modo da garantire la necessaria multidisciplinarieta’ e multi-professionalita’.

Redazione

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